URBINO, 11 FEB – “Il disegno politico è quello di fare a pezzi le università pubbliche”. Così il professore di Filosofia Massimo Cacciari durante la lectio magistralis “Le molte vite della città” a Palazzo Battiferri. E sul destino dell’Università “Carlo Bo” in caso di apertura di una telematica aggiunge: “Chi viene a studiare a Urbino se regalano le lauree con la telematica? Il progetto Bo-De Carlo (l’architetto che progettò i Collegi a Urbino ndr) così è destinati a fallire”.
Cacciari, all’inaugurazione delle iniziative per i venti anni dalla morte di Giancarlo De Carlo, condivide la previsione del declino delle università pubbliche: “Il progetto Bo-De Carlo tende a rivitalizzare le piccole città, oltre che col turismo con l’università, la ricerca, l’innovazione e la scuola. Oggi con l’appoggio che le telematiche ricevono dalla politica, si va nella direzione opposta del progetto Bo-De Carlo”. Se il compito di far rivivere i piccoli Comuni passa alle università private “chiuderà l’università di Camerino, come sta chiudendo, chiuderà quella di Siena, come sta chiudendo e anche Urbino non andrà bene”.