URBINO – È uscito il primo numero del Ducato del 2025, realizzato dalle praticanti e dai praticanti dell’Ifg. “Dall’intelligenza artificiale una nuova “CarloBo(t)” è il titolo di questa edizione, distribuita in tutte le edicole, locali e luoghi pubblici della città.
- L’Università di Urbino sta cambiando con l’AI. Un nuovo corso di laurea, nuovi modi di studiare, di insegnare e fare ricerca (e di copiare). L’ateneo si prepara a un nuovo mondo in cui sarà sempre più incerto il confine fra uomini e macchine, complice anche l’uso che i giovani ne fanno come terapista prêt-à-porter ad alto tasso di dipendenza;
- Nelle Marche sono 2500 le aziende che esportano i propri prodotti negli Stati Uniti. Abbiamo parlato con alcuni di questi per capire la loro preoccupazione per i dazi doganali e come questi potrebbero influenzare la loro attività. Dal vino alla pasta, gli imprenditori d’eccellenza parlano di “una spada di Damocle”;
- Tra le storie che abbiamo raccontato in questa edizione l’esperienza dell’istituto superiore Donati che da sei anni collabora con la casa di reclusione di Fossombrone e organizza un laboratorio teatrale dove detenuti e studenti lavorano a uno spettacolo teatrale, e quella di Vito Minoia, regista teatrale che dirige il laboratorio nella casa circondariale di Pesaro;
- All’ast di Pesaro e Urbino la carenza di camici bianchi si compensa con medici assunti con contratti di collaborazione o impiegati come liberi professionisti. È il fenomeno dei “gettonisti” in vertiginoso aumento in quasi tutti gli ospedali italiani. La retribuzione nella provincia va dai 40 ai 60 euro lordi all’ora;
- La fotonotizia è dedicata a Abdo Awadalla e al suo sogno, ora realtà, di aprire una pizzeria tutta sua. Arrivato con un barcone a Lampedusa, è passato per la Sicilia e poi Roma. In fuga dalle comunità di accoglienza, ha trovato la sua casa nella città ducale. Ora, a 23 anni ha aperto un ristorante pizzeria a Fermignano.