Urbino, i consiglieri dimissionari auditi in commissione: “Nessuna pressione ma ci hanno mancato di rispetto”

La commissione di Controllo e garanzia del Comune di Urbino

URBINO, 24 MAR. – “Non abbiamo ricevuto nessun tipo di pressione, da parte del sindaco, nel presentare le nostre dimissioni. Il motivo del nostro passo indietro? Sia assessori che consiglieri hanno toccato nostre sfere personali che non hanno nulla a che fare con la politica e sulle quali non si può transigere”. Sono le parole del consigliere dimissionario di Urbino Rinascimenti Massimo Guidi audito oggi, in commissione Controllo e garanzia del Comune di Urbino. Oltre a Guidi è stata ascoltata anche Silvia Rossi, l’altro membro del gruppo (dimissionaria anche lei), mentre Gabriele Carobini era assente per motivi lavorativi “ma sarebbe venuto”, precisa Guidi che poi aggiunge: “Ho ritenuto non ci fossero più le condizioni per continuare all’interno di questa maggioranza ma la mia scelta è totalmente personale. Con la minoranza? Non ci ho mai pensato, sono una persona corretta ma alle prossime elezioni sceglierò con chi stare”.

Il consigliere dimissionario Massimo Guidi

La commissione non è mai stata convocata da quando il sindaco Maurizio Gambini è stato eletto per la prima volta (2014) ed è presieduta da Gianluca Carrabs (Avs) e composta da altri quattro membri (appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione): Laura Scalbi (centrodestra), Loredana Vitali (lista civica Liberi per cambiare), Francesco Donnanno (gruppo misto) e Lorenzo Santi (Pd). Il suo compito è quello di “verificare l’andamento e il monitoraggio dell’amministrazione comunale – spiega Carrabs – con il fine di comprovare se le dimissioni di questi tre consiglieri siano state spinte da una pressione politica oppure siano state date liberamente”. Sulla presenza di Guidi e Rossi, invece, “potevano anche decidere di non venire, la loro presenza non è vincolante, ma questo dimostra un atto di trasparenza teso a chiarire dei dubbi”, aggiunge Carrabs.

La seduta (aperta a tutti) ha visto la partecipazione anche di altri membri del Consiglio (di entrambi gli schieramenti). “Quello che è successo in Assemblea il 28 febbraio scorso è una cosa gravissima – chiosa Maria Francesca Crespini (lista civica Futura) – dei consiglieri di maggioranza hanno aggredito verbalmente il gruppo di Guidi. Queste persone dovrebbero scrivere una lettera di scuse ai tre che si sono dimessi perché avrebbero potuto mandarvi tutti a casa”. Il consigliere di Azione che le siede dietro annuisce.

a.b.

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