Fermignano, l’iniziativa “Donacibo” torna alla scuola Donato Bramante. “Hanno partecipato tutti i ragazzi”

di LAURA NASALI

URBINO – Tra i corridoi dell’Istituto comprensivo Donato Bramante di Fermignano c’è un angolo ricco di disegni e colori. Accanto cinque scatoloni per la raccolta di cibo da regalare alle persone più fragili. Una settimana, quella dal 24 al 28 marzo, che la scuola ha deciso di dedicare al concetto di dono. Non è la prima volta che l’istituto decide di aderire all’iniziativa Donacibo, che si svolge ogni anno dal 2007 in tutta Italia. Gli studenti, della scuola secondaria del Bramante, ancora una volta sono stati coinvolti attivamente non solo attraverso la raccolta di cibo, ma anche nella creazione di un apposito stand per la donazione. Ognuno di loro ha realizzato un cartoncino con immagini diverse: due mani che si stringono, tanti mappamondi colorati, biscotti, cuori e margherite ma il tema resta sempre e solo uno: solidarietà in tutte le sue sfumature.

“Donare per far felici sé e gli altri”

I ragazzi hanno partecipato alla creazione dell’angolo di donazione e alla raccolta dei prodotti alimentari: pasta, riso, legumi, cibo in scatola e biscotti.

Ognuno di loro ha portato, in modo anonimo, qualcosa da lasciare e donare a chi ne ha più bisogno. “Partecipiamo da non so quanti anni. Ormai è entrato proprio nella forma mentis della nostra scuola, dei nostri studenti, l’idea di essere felici quando si può far felici anche gli altri e condividere con il mondo ciò che abbiamo”, , racconta la dirigente scolastica Patrizia Smacchia.

C’è chi sul proprio foglio scrive “Verso un mondo migliore” ma anche chi parla di gentilezza. Per uno studente invece donare significa regalare un sorriso. Tante parole che risuonano tra quei corridoi e messi poi per iscritto sul proprio cartoncino.

Un’occasione per portare i ragazzi in gruppo, a coppie o anche individualmente a riflettere su che cosa significa questa settimana in modo divertente e creativo. A rimanere colpita dai messaggi portati avanti dai ragazzi anche la preside Smacchia: “La cosa che mi è rimasta più impressa, oltre alle grande partecipazione, è che in questa settimana, anche coloro che non non vivono in condizioni propriamente agiate, comunque hanno piacere di donare qualcosa e questa è una cosa che mi colpisce sempre”.

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