URBINO, 25 MAR. – “È stato un momento di stop, ma necessario perché non c’era più modo di andare avanti. Oggi torno al lavoro e lo faccio con tutto l’appoggio della maggioranza”. Sono le parole del sindaco di Urbino Maurizio Gambini durante il Consiglio comunale di oggi dopo che, nell’ultima Assemblea del 28 febbraio, aveva presentato e protocollato le dimissioni per poi fare dietrofront il 19 marzo, a un giorno dal commissariamento. “Il gruppo Urbino Rinascimenti ha sbagliato e ha riconosciuto l’errore. Da tanti anni faccio politica e ho capito la loro intenzione nonostante la loro buonafede”, ha aggiunto.
Sulla protesta della minoranza che oggi, in assise, ha deciso di disertare in massa, il primo cittadino ha aggiunto: “Mi dispiace che facciano ulteriori sceneggiate e non hanno capito come funziona la democrazia. Mi hanno insultato in modo feroce, ma i cittadini, gli assessori e i consiglieri sanno che ho da sempre do la mia disponibilità”. Sulla commissione di Controllo e garanzia che, nella giornata di ieri, ha audito i tre consiglieri dimissionari di Urbino Rinascimenti, Gambini chiosa: “Quello che è successo ieri è una cosa gravissima, è stato convocato uno strumento illegittimo. Sembrava un’inquisizione”. Poi il sindaco conclude: “Oggi si riparte, tutti i progetti sono sotto controllo e ne stanno procedendo altrettanti. Negli ultimi due anni le opere completate da quest’amministrazione sono 82”.
a.b.