di ALICE POSSIDENTE
URBINO – Un ragazzo bravo, preparato, tranquillo, riservato. Elisabetta Zazzeroni, docente di Inglese all’Università di Urbino, ricorda così Juendi Xhani, uno dei due ragazzi morti nell’incidente stradale domenica sera alle Siligate. Juendi, 20 anni, di origine albanese, frequentava il primo anno di Economia e management alla sede distaccata di Fano e aveva sostenuto l’esame d’idoneità per la lingua con la professoressa Zazzeroni a gennaio scorso.
Il corso, da 36 ore, si era tenuto nel primo semestre. La frequenza non era obbligatoria ma Juendi “era sempre seduto in prima fila, ma non esuberante. Era preparato sia nei vari compiti che gli venivano assegnati sia nell’apprendimento della lingua in generale”. L’esame di inglese era uno dei due che aveva sostenuto. L’altro era storia economica, con la professoressa Viviana Bonazzoli.
Si era lasciato notare, tra la trentina di allievi che frequentavano il corso. “Era sempre elegante e ben curato – ricorda la professoressa – partecipe ed interessato alle lezioni. In aula interveniva spesso, ma rimaneva comunque riservato nel modo di porsi; non era di quelli che vogliono a tutti i costi primeggiare”.
“Era legato a un piccolo gruppo di compagni di corso. Arrivavano e andavano via insieme”, continua la professoressa Zazzeroni, mentre lancia di continuo un occhio al telefono. “Sto cercando di mettermi in contatto da questa mattina con un collega a cui era molto legato. Guarda, provo anche ora – dice componendo il numero – ma mi risponde la segreteria”.
Juendi era molto determinato, “a gennaio abbiamo parlato un po’, diceva che voleva migliorare la lingua inglese ma il suo obiettivo era finire l’università, sapeva quali sacrifici comportasse alla famiglia una spesa del genere. Aveva obiettivi molto chiari riguardo al futuro.”
È stata proprio la professoressa, questa mattina, a comunicare la morte agli uffici dell’università. “Non erano ancora le 8.00, come tutte le mattine stavo dando una rapida occhiata alle notizie online e mi sono ritrovata in homepage la morte di Juendi. Subito mi è sembrato opportuno avvisare la segreteria”.
Alla professoressa Zazzeroni è stato chiesto di partecipare al funerale in rappresentanza del corpo docente della sede distaccata di Fano. “Avrei partecipato a prescindere, mi sembra il minimo, avrebbe potuto essere mio figlio”.