di NICOLETTA PETTINARI E FEDERICO SOZIO
URBINO – C’è un “selfie corner” nella casa di Giacomo Leopardi a testimoniare l’aderenza al presente della grande eredità della poesia italiana. In quell’angolo chi vuole può scattarsi una foto ricordo con il busto del poeta di Recanati che, 200 anni fa, nel 1819, scrisse L’Infinito, uno dei componimenti più celebri della nostra letteratura, destinato a rimanere impresso nei lettori di ogni tempo.
Casa Leopardi tiene vivo il ricordo del poeta, celebrando l’anniversario dalla stesura della lirica e dimostrando come due secoli siano in realtà più vicini di quanto non sembri. Versi ancora attuali tra i giovani, che non smettono di dimostrare a Giacomo Leopardi il loro affetto e interesse. “L’Infinito è la sfida dell’uomo a ciò che non si conosce e per questo è così importante” sostiene Vanni Leopardi, pronipote del poeta.
Tante le iniziative per onorare la memoria di Leopardi come il flash mob del 28 maggio, nel quale gli studenti di tutta Italia reciteranno i versi de L’Infinito. Nel 2017, inoltre, è stata restaurata la casa di Teresa Fattorini (la Silvia musa ispiratrice del poeta), che si trova al primo piano delle scuderie Leopardi e al cui interno è possibile visitare le stanze con oggetti e mobili autentici.
Ripercorrere questi luoghi consente di aprire una finestra sull’universo leopardiano e immergersi in un mare dove il “naufragar” è davvero “dolce” e intenso.