URBINO, 10 APR. – Se le temperature non fossero state sopra i 18 gradi, non sarebbero entrati e così hanno fatto. Questa mattina alle 8:00 tutti i ragazzi del Baldi, del liceo Laurana-Baldi, con indirizzo di scienze umane, non sono entrati a scuola per protestare contro il freddo presente da giorni nelle classi. Finché 40 minuti dopo la dirigente scolastica Claudia Guidi non è uscita e ha minacciato la sospensione. Questo è quello che hanno riportato alcuni giovani della scuola.
Il malumore tra gli studenti andava avanti da tempo, tanto che in alcune aule alcuni ragazzi si erano muniti di coperte. Fino a ieri, quando all’ultima ora di lezione scolastica ha cominciato a spargersi la voce di una possibile protesta, da realizzare questa mattina. Con la condizione che sotto i 18 gradi non sarebbero entrati in classe: dopo aver controllato con i termometri quanti gradi c’erano nelle aule – in media circa 16 – sono rimasti tutti fuori.
La dirigente dell’istituto Claudia Guidi, invece, ha spiegato al Ducato che appena è venuta a conoscenza del problema ha subito provveduto a chiamare l’ufficio di Edilizia sanitaria e ospedaliera della Marche per far riaccendere i termosifoni nella scuola: “Nel giro di poco le temperature sono salite, ma alcuni studenti hanno insistito nel non voler entrare. Di fronte alla loro resistenza non nego di essermi arrabbiata. Ma minaccia è una parola grossa”.
Sarà il post FridayForFuture di qualche settimana fa che ha animato i più giovani dello spirito manifestante o la solita pigrizia potrebbe dire qualcuno, resta il fatto che a parte qualche ammutinamento iniziale – una dozzina o poco più – la maggioranza degli studenti a resistito al freddo, di fuori però, per quasi un’ora. Irrilevante che siano poi rientrati tutti, dopo l’incentivo della dirigente. I termosifoni sono stati accesi, dalla metà della seconda ora fino a quelle due successive.
(c.u.)
Articolo aggiornato il 15 aprile 2019 con le parole della dirigente scolastica Claudia Guidi