URBINO, 11 APR. – Mario Logli è cittadino onorario di Urbino. Lo ha approvato il Consiglio comunale all’unanimità. Il nome del pittore classe 1933 è stato scelto per ” la partecipazione pubblica, l’affetto e l’amore che ha sempre dedicato a Urbino”. Con queste parole il Presidente Elisabetta Foschi ha motivato il riconoscimento all’eclettico artista, che vanta alle sue spalle una carriera costellata di successi. Dopo aver mosso i primi passi nella casa editrice milanese Garzanti, Logli è stato responsabile per quasi 40 anni del settore illustrativo dell’Istituto Geografico De Agostini.
Nello stesso periodo ha disegnato i costumi teatrali per il Piccolo, all’epoca guidato da Giorgio Strehler. I primi successi come pittore sono arrivati nel 1970, quando ha esposto No-Man-Land nella Galleria Libreria di Porta Romana. Pochi anni dopo, con la mostra Gli Invasori, Logli ha toccato un tema attuale: l’inquinamento della terra per mano dell’uomo. Ma l’artista non ha mai dimenticato Urbino, rimasta fonte d’ispirazione e luogo prediletto. Tanto che la città ha recentemente ospitato due sue mostre nelle Sale del Castellare, nel Teatro Sanzio, e negli spazi di Palazzo Ducale.
Il parere unanime con cui il Consiglio si è espresso non è però valso a evitare le polemiche. Maria Clara Muci (Pd) ha lamentato la “scarna motivazione della delibera” perché “quando si attribuisce la cittadinanza onoraria le ragioni devono essere forti, ricche di significato”. Muci ha inoltre sottolineato “il mancato coinvolgimento dell’intera Assise, l’istituzione più rappresentativa della città. In questo modo si sminuisce il ruolo di noi consiglieri”. Il sindaco Maurizio Gambini le ha risposto: “Sono d’accordo con lei, ma in tutti gli anni trascorsi in Consiglio comunale, sia tra i banchi dell’opposizione che della maggioranza, non mi è mai capitato di essere consultato prima che fosse conferita una cittadinanza onoraria”.
(f.c, l.c)