Nelle colline di Vallefoglia una libera università giapponese, tra yoga, taiko e shiatsu

di FILIPPO CAMPO ANTICO e NICHOLAS MASETTI

URBINO – “Il sol levante” splende più che mai: dieci giorni di festa in Giappone per il nuovo imperatore Naruhito. Il padre Akihito, dopo aver regnato per trent’anni, ha abdicato in favore del figlio. Dal 1817 in cui l’imperatore Kokaku aveva lasciato il trono in vita, non era mai successo che un reggente avesse abdicato prima della morte, tant’è che Akihito (126° imperatore della storia) già tre anni fa aveva chiesto che si cambiasse la legge sulla successione dell’impero.

Niente di inaspettato dunque, ma la notizia è stata ripresa dai media internazionali e si è fatta sentire anche nella provincia di Pesaro e Urbino.

Tra le colline di Vallefoglia, il maestro Yuji Yahiro ha aperto un centro culturale giapponese, la Libera Università Oki do Mikkyo Yoga (Luomy): “La nostra cultura e quella italiana si assomigliano sempre più”, premette il maestro che poi analizza il cambio dell’imperatore: “Credo che Naruhito sia bravo. La figura imperiale è molto importante perché non è solo politica, come può essere la regina d’Inghilterra, ma una vera e propria guida spirituale” dice il maestro.

Il cambio del rispettato imperatore ha segnato il passaggio dall’era Heisei (pace ovunque) all’era Reiwa che significa bella armonia.

“In Giappone non tutti sono contenti dei giorni di festa: alcuni si annoiano, non sanno cosa fare”, aggiunge ironicamente il maestro, seduto davanti al quadro della sua vasta famiglia all’interno della Libera Università mentre beve tè caldo.

Una libera università in famiglia

La moglie e i figli del maestro Yahiro sono lo staff del centro culturale e la loro ampia casa che comprende una sala taiko, una per il culto, una per l’allenamento e un palco di legno che guarda le colline della Vallefoglia è dove si svolgono le attività della libera università.

Si tengono corsi differenti, dal meiso shiatsu, una forma di terapia manuale, all’arte del taiko, percussione tradizionale giapponese che risale a duemila anni fa, fino ad arrivare alla meditazione yoga, a corsi di alimentazione naturale e a passeggiate in mezzo alla natura.

Il meiso shiatzu venne portato dal maestro Yahiro in Italia quando nel 1974 a Milano conobbe sua moglie, Lorena Fiumani, e attuale presidente del centro culturale che, inoltre, si occupa dello yoga, dei corsi di nutrizione naturale e organizza passeggiate nel verde.

Il figlio Mugen si occupa della taiko. “Il tamburo è ottenuto dal tronco dell’albero e dalla pelle di mucca che rende la vibrazione molto potente e profonda”, dice il giovane. Musica che tocca il cuore, come la definisce Mugen, che spiega: “E’ un’arte che in Italia è ancora poco diffusa”.

Il suo gruppo Munedaiko svolge lezioni e tour in giro per il mondo, tra spettacoli teatrali e corsi. “Da due anni siamo riconosciuti dall’ambasciata giapponese in Italia” dice Mugen. Hanno suonato in India a una conferenza di pace e lo scorso anno erano al teatro sperimentale di Pesaro con uno spettacolo di taiko-danza, davanti a una platea gremita e folgorata.

“Per fare Taiko bisogna essere allenati fisicamente e soprattutto mentalmente”, aggiunge Mugen a fianco del fratello Naomitsu, il quale ha passato 10 anni di studi delle arti marziali in un monastero in Cina.

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Imparare ascoltando la natura

Ogni attività è svolta nel nome del maestro Masahiro Oki, presente nei quadri delle diverse stanze. Nato in Corea del Sud, nel 1980 ispirava in Giappone il primo congresso internazionale di yoga al quale parteciparono circa ottomila persone di tutte le nazionalità. Appare anche nel nome della Libera Università (oltre che in ogni attività), a fianco alla parola Do che significa verità.

L’idea è l’insegnamento del Mikkyo, ovvero del non visibile: leggere la natura per imparare (la parte inversa è il Kenkyo, quella visibile, studiare per insegnare come avviene nella scuola statale).

“Lo scopo principale della ricerca dell’Università è scoprire se stessi. Crescere vuol dire tirare fuori il proprio talento e dare così un senso alla propria vita”, dice la presidente Fiumani.

Una tradizione giapponese onorata dal simbolo della famiglia, scolpito sul muro dell’ingresso della Libera Università. E come dice il libro Oki Do, per apprezzare il valore della vita, per realizzare cuore di amore e rispetto bisogna attivare nei confronti di qualsiasi cosa una condizione di armonia e pace, ovvero i sentimenti più nobili del corpo umano. Firmato: Yuji Yahiro.

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