URBINO, 10 mag. – La giunta della regione Marche, con una delibera dell’8 maggio, ha reintrodotto i rimborsi per i malati oncologici che affrontano trasferte per l’espletamento delle terapie.
Lo scorso 18 aprile, con la legge sulle “semplificazioni”, il Consiglio regionale, aveva abrogato una “vecchia” legge regionale riguardante proprio questi rimborsi (n. 30 del 1987).
Per queste ragioni, il consigliere regionale, Sandro Bisonni, aveva proposto una legge per ristabilire i rimborsi, mettendo in luce un comma della legge passato inosservato. La cosa aveva dato vita a polemiche in tutta la regione. Polemiche che la giunta regionale ha voluto spazzare via sul nascere con una delibera mercoledì scorso.
“Il contributo chilometrico ai malati oncologici non solo è stato confermato ma è cresciuto: il tetto massimo è passato da 750 euro a 1.000 euro” spiega il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, che ha risposto alle polemiche che si sono create intorno ai rimborsi nella conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio ad Ancona.
Per il presidente della Regione, che ha anche la delega alla sanità, la proposta di legge Bisonni è stata solo una speculazione politica, nel giorno stesso in cui i rimborsi veniva reintrodotti: “Tutto continuerà con le modalità di sempre per chi si muove dentro la regione per le cure oncologiche. L’unica novità riguarda gli spostamenti fuori dalla regione. Ci sarà una commissione, formata da medici, che valuterà gli spostamenti”.
(v.s.)