di NICCOLÒ SEVERINI e ELIA FOLCO
URBINO – La città si sveglia con la musica dei motori delle macchine della 37ª edizione della Mille Miglia, rievocazione della storica competizione automobilistica con vetture d’epoca. Dalle 7.30 sfilata delle supercar moderne, con le Ferrari e le Mercedes a fare da aprifila. Alle 9.30 è il momento delle vetture della “Mille Miglia storiche” e tra i piloti ci sono anche gli ex giudici di Masterchef Joe Bastianich e Carlo Cracco. Per il mondo della Formula 1 presente Antonio Giovinazzi, pilota dell’Alfa Romeo, e gli ex Emanuele Pirro e Joachim Mass.
Nata nel 1927, la Mille Miglia è stata una gara automobilistica stradale di gran fondo fino al 1957. Venti anni dopo è rinata come gara di regolarità per auto d’epoca. Oggi è una rassegna per supercar moderne e vetture di una volta.
Urbino era in calendario come terzo checkpoint cronometrico della seconda tappa Cervia-Roma della competizione. Le auto sono arrivate dalla frazione di Gadana al rilevamento di Borgo Mercatale e sono entrate nel centro storico da Via Mazzini, poi la sfilata di fronte a Duomo e Palazzo Ducale prima di ripartire verso la capitale sfrecciando sotto i torricini. Tra la misurazione del tempo e una pausa caffè, i corridori hanno mostrato le macchine ai curiosi e hanno concesso i loro sedili per le foto. Tanti urbinati presenti, tra adulti e studenti di tutte le età, e anche molti turisti si sono fermati ad ammirare la rassegna.
Alla partenza di Brescia di ieri l’ex pilota Giancarlo Fisichella ha dato forfait, sostituito sulla macchina numero 110 da Pirro. Presenti invece Bastianich e Cracco che hanno lasciato le cucine per mettersi in competizione tra loro in strada. Alla domanda “chi vince tra voi due?” l’imprenditore americano ha fatto finta di non conoscere il collega che gli ha risposto: “Se non la vinci alla quarta partecipazione non la vinci più”. Bastianich è arrivato come conducente in seconda della Healey Silverstone del 1950 numero 183, e con curiosità guardava i torricini chiedendo quale fosse il centro di Urbino e quali le tipicità locali. Lo chef milanese, al volante di una Lancia Aurelia B-20 del 1951 con il numero 337, è arrivato con gli occhiali a specchio e la giacca di pelle indeciso se fosse meglio sedersi a tavola nella città ducale o correre per le sue strade.
[aesop_gallery id=”274477″]Le vetture d’epoca sono quelle prodotte tra il 1927 e il 1957, quando la Mille Miglia era ancora nel circuito dei campionati mondiali; molte le creature pensate dal “Drake” Enzo Ferrari che la definiva la corsa più bella del mondo. “Macchine del 1930 arrivano anche a fare 130 chilometri orari.La cosa più difficile della gara sono i tanti chilometri da percorrere ogni giorno. E l’incertezza del meteo”, dice un pilota italiano mentre tanti arrivano dall’estero per partecipare alla manifestazione. “Sono qui dal Belgio e ogni anno è un’emozione correre qui” spiega un corridore belga alla guida di una Mercedes.
La vettura iconica della rassegna è la numero 1000, un’Alfa Romeo Spider guidata da Roberto Giolito, designer Fiat. A bordo con lui, la campionessa di paracadutismo e modella Roberta Mancino: “È bello tornare qui, c’ero stata solo in gita scolastica”.
L’edizione del 2019 è un omaggio al cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci: infatti, la vettura numero 500 è dedicata al genio toscano con ritratti e dipinti a mano sulla carena.