Calcio, la favola Urbino continua anche in Promozione. Il presidente: “Calma, siamo partiti per salvarci”

di NICCOLÒ SEVERINI

URBINO – L’Urbino guarda tutti dall’alto in basso, anche in Promozione. Nonostante il salto di categoria i Ducali sono primi in classifica nel girone A del campionato dopo undici giornate.

La “Cenerentola” del campionato, per ora è proprio una principessa. Partiamo dai numeri: sei vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Ventuno punti totali, uno in più della Biagio Nazzaro battuta a ottobre. Dalla settima giornata di campionato l’Urbino si è preso la vetta con il 3-0 al Camerano calcio. Il protagonista è sempre lui, Salifu Saine: l’attaccante classe ’98 anche quest’anno è il capocannoniere della squadra con cinque gol in sette presenze. Poi c’è sempre la certezza Luca Fiorelli, portiere-goleador che ha deciso il derby con il Valfoglia di domenica scorsa. Il numero uno è tornato a essere il rigorista della squadra dopo qualche errore nella scorsa stagione.

Scaramanzia

“Noi rimaniamo umili – dice il presidente Gabriele Di Gregorio al Ducato – giochiamo per salvarci, abbiamo costruito la squadra per questo: tutto quello che viene in più è solo orgoglio”. Quando gli facciamo notare che questa squadra sembra non fermarsi risponde con una battuta: “Fammi toccare, và…”.

Il presidente Di Gregorio e il ds Lucarini alla festa promozione

Di Gregorio è il grande artefice di questa bella storia di calcio provinciale, ma condivide il merito con la sua “spalla”, il direttore sportivo Marco Lucarini che si occupa del lato tecnico: “La sua competenza è impressionante – lo elogia – scova sempre ottimi talenti, oltre a saper convincere giocatori già affermati”. Da quest’anno l’impresa del ds, Lmv (Lavorazioni meccaniche e verniciatura), è diventata main sponsor della squadra. La sigla dell’azienda è stata aggiunta al nome della squadra.

Giovani vecchi

La spina dorsale della rosa è rimasta la stessa che ha centrato la promozione l’anno scorso, ma con qualche innesto significativo. Su tutti il “capolavoro di mercato di Lucarini”, come ha detto Di Gregorio: Umberto Cazzola.

Umberto Cazzola, neoacquisto dell’Urbino

Il centrocampista fanese, 37 anni, è l’uomo immagine della squadra: infatti è il primo calciatore ad aver giocato in Serie B a vestire la maglia dell’Urbino. L’ala vanta 13 presenze nella cadetteria (10 con il Bari nel 2006/07 e 3 a Varese nel 2011/12) e una carriera vissuta ad alti livelli in Serie C dove ha raccolto 289 gettoni e 16 gol. Nella categoria, la sua gioia più grande è stata la vittoria dei playoff nel 2007/08 con l’Ancona da protagonista: ha segnato infatti il gol decisivo nella semifinale contro il Perugia. “Non è venuto a perdere tempo – afferma Di Gregorio – la sua esperienza è fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi, oltre alla sue doti tecniche in mezzo al campo”.

Proprio i giovani sono la novità della stagione. Infatti il regolamento del campionato di Promozione prevede l’utilizzo contemporaneo di almeno due “under” (in questa stagione, nella categoria d’età rientrano tutti i giocatori nati nel 2000 e 2001) per promuovere la crescita delle giovanili. “Anche qui l’occhio di Marco è stato fondamentale – spiega il presidente – perché non è facile per noi convincerli a venire qui. Devono fare tanti sacrifici per arrivare a Urbino per gli allenamenti e le partite”. Ma non tutti sono “forestieri”: il motivo di orgoglio del presidente è Davide Duranti, il giovane difensore nato proprio a Urbino.

Futuro

Ma perché Di Gregorio parla di difficoltà a trovare gli under? L’Urbino calcio non ha un settore giovanile e da due stagioni ha stretto la collaborazione con la New football team Urbino (Nft), l’unica società della città in cui possono crescere i bambini che si avvicinano al mondo del calcio. La Nft, infatti, cura tutte le fasce d’età dell’infanzia dai “piccoli amici” (cinque anni) agli “allievi” (16 anni). Lo step successivo è già di competenza della società gialloblù che da due anni ha anche la squadra “juniores”, affidata al mister Alessio Violini e gioca nel campionato regionale. “Il progetto è appena nato, non è facile far rendere ragazzi che non hanno esperienza o non hanno mai giocato insieme. Però ci crediamo molto, è la nostra sfida per il futuro”, racconta il presidente.

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