URBINO, 2 DIC. – La procura di Urbino ha chiesto al gip l’archiviazione per Ambera Salij, ragazza accusata di concorso nell’omicidio di Ismale Lulli, diciasettenne di Sant’Angelo in Vado ucciso il 19 luglio 2015 dal fidanzato di Salij per gelosia.  A riportarlo è l’Ansa secondo cui il procuratore Andrea Boni ha messo la parola fine all’indagine in quanto “non esistono elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio”.

Per il procuratore, Salij non ha responsabilità penali per l’omicidio di Lulli. Per la morte due restano quindi i colpevoli:  il fidanzato di Salij, Igli Meta, e Marjo Mema, entrambi di nazionalità albanese. I due sono stati condannati all’ergastolo dalla Corte di Cassazione il giugno scorso.

La ventitrenne, di nazionalità macedone ma per molti anni residente a Lunano, nel Pesarese, ebbe una breve relazione con Lulli scoperta dal fidanzato Meta, residente a Urbania.

Meta, ventenne al tempo dell’omicidio, meditò vendetta e indusse la ragazza a chiamare Ismaele per un nuovo incontro ma si presentò con l’amico Mema al posto di Salij. I due portarono il diciassettenne in cima a una collina di Sant’Angelo, lo legarono a una croce e lo uccisero tagliandogli la gola.

Ambera aveva collaborato subito con la procura tanto che durante il processo le sue dichiarazioni in incidente probatorio erano state rese come teste dell’accusa. Ma la Corte d’Assise di Pesaro, il 26 aprile 2017, dopo aver condannato in primo grado i due giovani albanesi aveva disposto la trasmissione degli atti alla procura per aprire un fascicolo anche su di lei.

La vicenda si è conclusa oggi con la richiesta d’archiviazione firmata dal procuratore del tribunale di Urbino.
(l.g.)