di FRANCESCO COFANO
URBINO – Habemus co-sindaco. Vittorio Sgarbi verrà investito ufficialmente della carica creatagli su misura per questa consiliatura “in una piccola cerimonia pubblica durante la prossima seduta del Consiglio comunale, che si terrà probabilmente il prossimo 23 dicembre”. Lo ha spiegato il sindaco Maurizio Gambini, che al Ducato chiarisce quello che rappresentava un piccolo mistero. Sul sito del Comune, infatti, il nome di Sgarbi non compare: né come co-sindaco, né tra i componenti della Giunta. “Sgarbi non avrà nessuna delega perché non è un assessore – spiega Gambini – sarà una figura di rappresentanza che mi supporterà sulla Cultura e a cui eventualmente verranno affidate altre attività”.
Il primo cittadino aveva annunciato il nuovo ruolo di Sgarbi lo scorso sette giugno, durante la presentazione della giunta comunale appena insediatasi. L’incarico aveva ricomposto sul nascere la frattura tra l’ex assessore alla Cultura e Gambini, che appena rieletto sindaco in un’intervista nella redazione del Ducato aveva dichiarato che Sgarbi non avrebbe fatto parte del futuro governo cittadino. L’annuncio aveva mandato su tutte le furie il critico, che aveva risposto minacciando la “fuga” da Urbino e la partenza per Castelfiorentino, dove lo avrebbe atteso il ruolo desiderato di assessore alla Cultura.
Poi l’offerta di riconciliazione di Gambini con un ruolo cucito su misura per Sgarbi, che quindi era tornato sui suoi passi, accettando la carica a titolo gratuito.
Il ritardo, spiegano sia Gambini che Sgarbi, è dovuto a problemi burocratici: tra l’istituzione della figura, con conseguente cambio del regolamento, e l’effettiva nomina devono necessariamente passare 60 giorni. I numerosi impegni del critico ferrarese hanno fatto il resto ma ora l’attesa sembra finita.