di CHIARA UGOLINI
URBINO – I custodi a Palazzo Ducale sono troppo pochi, anche se per il momento l’apertura della Galleria Nazionale non è a rischio. A lanciare l’allarme è stato l’ex direttore Peter Aufreiter: “È assurdo che un direttore di un museo debba domandarsi se e come aprire – ha denunciato l’austriaco in una recente intervista al Giornale dell’arte – già adesso alla Galleria Nazionale delle Marche mancheranno 25 custodi, perché diversi vanno in pensione e non possono prendere esterni”.
Situazione sostanzialmente confermata anche dal nuovo ‘Duca’ ad interim Marco Pierini. “In pianta organica sono previste 95 persone all’accoglienza e vigilanza, ma adesso in servizio ne abbiamo soltanto 68”. Ovvero 27 in meno. In più altre “cinque persone andranno in pensione il prossimo anno”. In carica da neppure un mese, Pierini – direttore anche della Galleria Nazionale dell’Umbria – deve subito affrontare la situazione denunciata dal suo predecessore. Che si è anche scagliato nuovamente contro la burocrazia italiana. “Troppa energia sprecata, tutto è difficile per questo motivo”.
Ma Pierini rassicura sulle assunzioni di custodi, quanti però “non possiamo ancora saperlo”. Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, infatti, ha emesso un bando, i cui termini per l’iscrizione sono scaduti a fine settembre, per il reclutamento di custodi e vigilanti a livello nazionale. Su 1.052 unità, 15 sono previsti nella regione Marche. Servirà ancora del tempo per sapere quanti di questi verranno dirottati a Palazzo Ducale. “Le procedure concorsuali vere e proprie cominceranno nel 2020” aggiunge il direttore. Come è incerto il momento in cui i custodi diventeranno definitivamente operativi. “Il concorso è stato bandito, ma ancora non è stato espletato”, spiega Pierini.
Altro fronte aperto da Aufreiter quello dei fondi che il Comitato nazionale per le celebrazioni Raffaellesche 2020 ha deciso di dare per i progetti della Galleria Nazionale delle Marche. “Per quanto riguarda quei 190.000 euro, non è ancora arrivato il decreto che ci permette di spenderli, anche se la mostra‘Raffaello e gli amici di Urbino’ per quale sono stati stanziati terminerà a metà gennaio”.
“Sono 160.000, non 190.000”, risponde Pierini in una e-mail al Ducato. Ma “certamente il decreto è arrivato, altrimenti non si sarebbero potuti impegnare in bilancio”. Non si può dire lo stesso invece dell’accreditamento, “ma è solo una banale questione di cassa, che non ha impedito il loro utilizzo”.