URBINO, 28 GEN. – Potrebbe chiedere il patteggiamento il cardiologo di 68 anni imputato per violenza sessuale aggravata, le carte sono già sulla scrivania del giudice, confermano gli avvocati. Ad accusarlo 12 donne fra cui un’adolescente di 16 anni e una ragazzina di 11: hanno riferito che, con la scusa di controllare l’arteria femorale, palpeggiava le loro parti intime e, mentre controllava la pressione, avvicinava i propri genitali alle loro mani. L’udienza è stata rinviata al 24 marzo 2020 (data in cui potrebbe esserci la richiesta di patteggiamento) a causa dello sciopero indetto dagli avvocati, a cui ha partecipato oggi anche l’avvocato difensore del cardiologo Mauro Gregorini.
Nell’attesa che il giudice dell’udienza preliminare, Vito Savino, si esprima a favore o meno del patteggiamento, è emerso che l’imputato ha cominciato a risarcire alcune delle persone offese. “A titolo di ristoro probabilmente, come un ladro che ruba in un negozio e poi paga il danno”, sottolinea l’avvocato di una delle vittime al Ducato. L’importo degli assegni – se scelto dall’imputato o in collaborazione con gli avvocati non è certo – non è lo stesso per tutti, ma varia a seconda dell’età del ricevente, “maggiorenne e minorenne” per la precisione. Non tutte le destinatarie hanno gradito il gesto, una lo ha subito buttato. Altre invece lo hanno già incassato, ha aggiunto il legale.
Ferri era stato arrestato il 18 gennaio 2019 dai carabinieri di Urbino, dopo che alcune pazienti avevano denunciato delle attenzioni morbose da parte del medico. Il pubblico ministero Irene Lilliu aveva fatto installare in ambulatorio delle microtelecamere e le immagini poi erano state fatte osservare e periziare da un altro primario cardiologo per capire se le pratiche fossero compatibili con la scienza medica. La risposta era stata negativa.
(c.u.)
