di CLARISSA CANCELLI
URBINO – Sono stati 2.585 gli studenti arrivati da tutta Italia per visitare l’Università di Urbino, dal 5 al 7 febbraio, in occasione dell’evento “Università Aperta”, durante il quale l’Ateneo ha presentato l’offerta formativa. Il numero è il risultante della somma dei gruppi organizzati dalle scuole più le singole adesioni online (registrate all’evento con nome, cognome e mail), che sono state in tutto 1.194.
Nel 2019 le adesioni sono state oltre 3.000, 1.660 le singole registrazioni. Di questi, gli studenti che poi si sono poi effettivamente immatricolati a Urbino sono stati 574 (quasi uno su trei). Numeri simili anche per il 2018, con 3.056 adesioni all’evento, 1.662 singole adesioni e 527 immatricolati. La percentuale, già a partire dal 2017, si aggira intorno al 30%. Il picco nel 2019 con il 34,58%. Il riferimento è fatto sulle singole registrazioni online perché c’è corrispondenza tra indirizzi email al momento dell’immatricolazione.
In realtà, come spiega Donatello Trisolino del personale tecnico-amministrativo dell’università Carlo Bo, il numero dei partecipanti a “Università Aperta” non è ufficiale. “Non sappiamo con assoluta precisione quanti studenti abbiano partecipato, perché come dato concreto abbiamo solo il numero di alunni fornitoci dalle scuole e quello dei ragazzi che si sono registrati con la loro email. Molto spesso si aggiungono partecipanti all’ultimo momento, o comunque studenti che non si sono iscritti”, spiega al Ducato.
Un dato più preciso è quello registrato agli Open day estivi, dove gli studenti devono necessariamente iscriversi per poter partecipare. L’università ha cominciato a raccogliere indicativamente i dati nel 2017 e nel 2018, per poi cominciare a fare un calcolo più preciso nel 2019: 2.021 singole adesioni (registrazione online all’evento con nome, cognome, mail) e 1.024 immatricolati (sempre che l’email utilizzata dagli studenti sia sempre la stessa con cui hanno aderito all’Open day), con una percentuale del 50,67.
“C’è stato un grande impegno da parte dell’Ateneo a qualificare i percorsi formativi. E questo ha tenuto conto del reclutamento di professori esterni di valore. Ma un grande impegno c’è stato anche per i servizi dedicati agli studenti. Proprio questa mattina abbiamo inaugurato le nuove segreterie“, ha detto al Ducato il rettore Vilberto Stocchi.
La realtà dell’Università di Urbino sembra in controtendenza rispetto a quella fotografata dal Sole24Ore: le iscrizioni, stando ai primi dati provvisori sulle immatricolazioni all’anno accademico 2019/2020, non decollano. Le matricole delle sole accademie statali risultano in calo da 266 mila a 264 mila. A Urbino crescono, come ha annunciato lo stesso Stocchi a gennaio.
I ragazzi che hanno partecipato a “Università Aperta” sono partiti dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dall’Abruzzo, dalla Campania e ovviamente dalle Marche. Sono stati 16 i licei e gli istituti della provincia di Pesaro e Urbino che hanno aderito all’iniziativa, tra cui il liceo scientifico Laurana Baldi, l’Itis Mattei, l’Iis Raffaello e il liceo artistico Scuola del Libro. Gli studenti hanno potuto assistere anche a performance per la promozione culturale, ricreativa e sportiva al teatro La Vela dei collegi universitari. A partecipare a queste attività il Centro Teatrale Universitario Cesare Questa, il Coro dell’Università di Urbino, il Centro Universitario Sportivo e Urbino Radio Campus. Per far conoscere a pieno la vita universitaria sono state organizzate visite alle strutture residenziali e alle mense. Infine la novità di quest’anno: il corso di laurea in Informatica applicata ha organizzato i Tolc, usati come test d’ingresso per gli studenti che hanno intenzione di intraprendere questo percorso di studi.