di MARIA PIA PETRAROLI
URBINO – Avrebbe dovuto aprire la sfilata dello storico Carnevale di Ivrea, rappresentando la corte della città ducale con la figura del Duca Federico in testa. L'”Associazione rievocazioni storiche di Urbino” (Arsu) però venerdì sera ha comunicato agli organizzatori della manifestazione che non avrebbe preso parte alla storica celebrazione della città per motivi precauzionali, visti i casi di contagio da Coronavirus in Lombardia e Veneto. “Siamo stati lungimiranti. Quando abbiamo telefonato ai nostri amici di Ivrea erano già scoppiati dei casi in Lombardia e quindi per precauzione abbiamo preso questa decisione – ha detto al Ducato la presidente dell’Associazione Francesca Crespini – non avremmo mai voluto essere noi la causa della veicolazione del virus a Urbino. Anche perché a queste manifestazioni tutti gli anni c’è sempre tanta gente da ogni parte d’Italia, anche dalla Lombardia”.
Dopo la giornata di venerdì i casi sono aumentati vertiginosamente, estendendosi anche a Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Per questo ieri sera i promotori del carnevale della città piemontese, pur sperando fino all’ultimo momento che non ci sarebbero state variazioni, hanno dovuto comunicare sulla pagina Facebook dell’evento che “il Comune ha ordinato la sospensione delle manifestazioni dello storico Carnevale di Ivrea”, sentiti il presidente della regione Piemonte, il Prefetto e l’assessore alla Sanità.
Una quarantina di membri del gruppo urbinate sarebbe dovuta partire sabato mattina alle 4 con un pullman, già prenotato, diretto a Ivrea, ma come ha spiegato Crespini, “nell’associazione ci sono sia adulti che ragazzi, alcuni anche piccoli, che frequentano le medie. Quando si è saputo della diffusione del virus nel Nord Italia i loro genitori ci hanno chiamato dicendo di essere perplessi e preoccupati per la situazione, quindi dopo una riunione veloce abbiamo deciso di annullare la nostra partecipazione. Siamo stati i primi a farlo”.
La preoccupazione era nata anche perché, prima della tradizionale sfilata dei carri per le vie della città, i singoli gruppi avrebbero assistito alla cosiddetta “investitura della Mugnaia”, protagonista dell’intera manifestazione, rappresentata da una cittadina nominata ogni anno, che si affaccia al balcone del Municipio la sera del sabato delle cerimonie. “L’investitura sarebbe avvenuta in una delle stanze del Palazzo, quindi in uno spazio chiuso, e anche per questo abbiamo voluto evitare”.
“Quando abbiamo comunicato che non avremmo partecipato al carnevale, i nostri amici di Ivrea dapprima si sono dispiaciuti, ma poi noi abbiamo spiegato loro che non era un tentativo di boicottaggio, il problema era ed è reale – ha continuato Crespini – credo che la nostra sia stata una scelta saggia e responsabile”.
L’Associazione partecipa da tanti anni al Carnevale di Ivrea. Il gruppo della città piemontese e quello della città ducale sono gemellati, tant’è che spesso collaborano e il gruppo di Ivrea partecipa anche alla festa del Duca, che si tiene ogni anno a Urbino.