di FRANCESCO COFANO
URBINO – Prima un post su Facebook, poi un video messaggio insieme all’assessore alla Salute Elisabetta Foschi. Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini critica l’intervento del primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Urbino Filippo Mezzolani ieri sera in diretta tv nazionale a “Che tempo che fa”.
Secondo Gambini l’intervento del medico è stato troppo breve – poco più di due minuti – ma anche troppo blando e la situazione di emergenza che sta vivendo la provincia non è emersa nella sua gravità. Condizioni difficili che si sommano a numeri non chiari. I numeri però ballano. A Urbino, stando all’ultimo aggiornamento fornito dal Gores, sono cinque i ricoverati in terapia intensiva e 59 i pazienti in Pronto soccorso e nel reparto di Medicina. Ma per Andrea Cani, dirigente dell’Asur Marche Area Vasta 1, il sovraccarico nella città ducale è ancora più pesante: “Su 128 pazienti totali 100 sono positivi al Covid- 19”, ha dichiarato al Tg1. Per questo Gambini ha ritenuto giusto fare delle precisazioni: “Mezzolani non ha dato un segnale abbastanza forte – ha detto nel video pubblicato sulla sua pagina ufficiale – anche perché non c’è stato il tempo necessario. Non è stato detto che la nostra sanità ha problemi seri ai quali bisogna mettere mano”.
Il Santa Maria della Misericordia, va ricordato, dovrebbe essere un ospedale “no-Covid”, secondo la riorganizzazione della Sanità a livello regionale. Ma dall’inizio dell’emergenza sono decine i casi accolti a Urbino che non è stato possibile trasferire altrove. Solo rispetto a ieri i pazienti positivi al Coronavirus ricoverati a Urbino sono 18 in più, analizzando i dati forniti dal Gores. Se in terapia intensiva si registra un paziente in meno (da sei si è passati a cinque) tra Pronto soccorso e Medicina in sole 24 ore sono 19 in più le persone bisognose di assistenza, passate da 40 a 59.
L’appello di Gambini e della Foschi
“La nostra provincia è una delle più colpite a livello nazionale, in rapporto alla popolazione i contagiati sono tantissimi, quasi a livello della Lombardia – ha proseguito il primo cittadino – Vogliamo la giusta attenzione da parte del governo centrale. Bene quindi la scelta del presidente della regione Ceriscioli di avere come consulente per l’emergenza Guido Bertolaso, che speriamo possa diventare presto commissario”
Un grido di allarme lanciato anche dalla collega di Giunta: “Il nostro ospedale è in grande difficoltà e nonostante sulla carta non sia un ospedale Covid-19 sta dando un contributo notevolissimo. Da sempre sono arrivati pazienti positivi sia al Pronto soccorso che al reparto di Medicina. Ogni giorno arrivano dai 30 ai 4o malati, molti medici sono stati contagiati e gli organici sono dimezzati. In alcuni reparti c’è un solo medico per tutte le esigenze”
“Faccio un appello – ha concluso la Foschi – affinché anche noi possiamo attingere al bando della Protezione civile per costituire una task force di medici in soccorso agli ospedali in difficoltà”.
Le parole di Mezzolani
Ieri sera nella trasmissione di Fabio Fazio il dottor Mezzolani era intervenuto sottolineando che l’ospedale di Urbino si sta facendo carico dei propri malati ma anche di quelli provenienti dalla costa, vista la saturazione raggiunta negli ospedali di Pesaro e Fano. “La congestione è inaspettata perché nessuno credeva che ci sarebbe stata un’emergenza di queste proporzioni”, aveva concluso Mezzolani nel collegamento.
Parole insufficienti per descrivere lo stato drammatico dell’ospedale di Urbino, secondo gli stessi Gambini e Foschi, che già ieri sera avevano espresso il proprio rammarico e disappunto con dei post su Facebook.
I numeri nelle Marche
L’aggiornamento delle 12 del Gores parla di un totale di 2569 positivi su un totale di 6782 test effettuati. La provincia di Pesaro e Urbino è la più colpita delle Marche con 1312 persone affette dal Covid -19. I ricoverati totali negli ospedali della Regione sono 1030, di cui 148 in terapia intensiva, mentre 1329 sono in isolamento domiciliare.
Ceriscioli incontra Bertolaso
Intanto stamattina il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha incontrato l’ex capo della Protezione civile e neo-consulente per l’emergenza Coronavirus Guido Bertolaso. I due hanno parlato della nuova struttura da 12 milioni di euro con 100 nuovi posti letto di terapia intensiva. Il presidio, dati i tempi strettissimi, – l’obiettivo è tirare su la struttura in 10 giorni – sarà costruito con finanziamenti privati e non con risorse pubbliche. “Mi rivolgo soprattutto alle grandi imprese della nostra regione – ha scritto Ceriscioli sulla sua pagina Facebook – Dodici milioni non sono una cifra esagerata. Non possiamo farlo con le risorse pubbliche, non perché non abbiamo a disposizione questa cifra, ma per la velocità. La scelta di impegnarsi in questa direzione permetterà di realizzare qualcosa in grado di salvare la vita di molti marchigiani”.
“Questa è la mia terra, sto dando una mano dove me lo chiedono, figuriamoci se non vado nelle Marche” ha detto Bertolaso al suo arrivo ad Ancona prima di incontrare il presidente.