di FEDERICO SOZIO
URBINO – Dieci giorni fa Claudia Parmeggiani, titolare di un negozio di abbigliamento e calzature da lavoro a Pesaro, ha avuto l’idea di mettersi alla macchina per cucire per dare una mano a fronteggiare l’emergenza coronavirus: con la sua esperienza, ha confezionato fino ad oggi 300 mascherine chirurgiche in cotone.
“Lavabili e sterilizzabili anche in acqua bollente – specifica Claudia al Ducato -: non hanno la stessa efficacia delle mascherine con il filtro, ma possono essere disinfettate e non si rompono”.
I clienti le hanno sempre chiesto capi da lavoro semplici come camici o grembiuli da cucina, ma un giorno le hanno chiesto espressamente delle mascherine chirurgiche in cotone: “Abbiamo capito di poterle realizzare dopo avere chiesto consiglio alla Guardia di Finanza per evitare il sospetto che volessi lucrarci su. Il prezzo di 5 euro a mascherina con spedizione e consegna gratuita in tutto il Pesarese ci è sembrato più che onesto. La richiesta si può fare direttamente al numero telefonico sul nostro sito online”.
La produzione continua senza sosta: “In verità noi siamo una piccola realtà, continuiamo a produrre mascherine anche se abbiamo solo due macchine per cucire – spiega Claudia – ma finora abbiamo investito tutto il nostro tempo per realizzare questo progetto”.
E ora c’è anche l’idea di devolvere parte del ricavato in beneficenza grazie alla collaborazione con una piccola serigrafia di Pesaro: “Abbiamo realizzato un kit con mascherina e t-shirt personalizzata con l’hashtag #WeDon’tGiveUp che si può acquistare in tutta Italia al prezzo di 13 euro con spedizione e consegna gratuita nel Pesarese: un euro di questa spesa totale vorremmo devolverla in beneficenza a qualche associazione Onlus. È un modo per dare il nostro contributo in un momento di grande emergenza” conclude Claudia.