di MARIA PIA PETRAROLI

URBINO – Dopo gli esami di ieri 23 marzo nelle Marche sono 185 i nuovi positivi al Coronavirus su un totale di 465 testati. Il numero complessivo nella Regione sale a 2.736 su 7.229 testati. E anche la percentuale di positivi su tamponi giornalieri sale dal 34,85% del 22 marzo al 39,78% del 23. Bisogna precisare però che il numero di esami effettuati cambia di giorno in giorno, l’altro ieri erano 373, ieri 465, il 19 marzo 658. La percentuale di positivi sui tamponi totali però si è assestata, col tempo, attorno al 37-38%.

Ma i dati, sistemati su un grafico, dicono anche qualcos’altro. Accade se si osservano su scala logaritmica, una scala che non ha progressione aritmetica ma su base, per esempio, di 10. Le cose infatti cambiano, sembra, per il meglio.  La curva del contagio nelle Marche, ma anche nel resto d’Italia, non è più ripida come all’inizio (quando i casi erano in crescita “esponenziale”), ma si sta appiattendo. Potrebbe essere il segnale di un possibile rallentamento dell’epidemia. Questa è la lettura dei dati di un articolo della sezione Scienze del New York Times. Ovviamente bisognerà attendere i dati

I deceduti nelle Marche, considerando l’ultimo dato fornito dal Gores, al momento sono 230, 154 uomini e 76 donne, con un’età media di 80 anni. Ieri le vittime sono state 28, ma il giorno più nero per la Regione è stato il 21 marzo, quando la cifra di morti legati al contagio da Coronavirus, 30, ha toccato il picco. Tra le persone decedute, la più giovane nelle Marche, ma anche nel resto d’Italia, è una ragazza di 27 anni che soffriva di patologie pregresse.