URBINO – Fare il giornalista significa lavorare sul campo, narrare una storia adattandola al linguaggio del mezzo, cercare e visualizzare i dati, montare video e audio, costruire un racconto che catturi l’attenzione sui social. Tutte queste competenze si apprendono a Urbino con un metodo moderno e, già da anni, all’avanguardia. Lo dimostra il successo dei nostri allievi nel loro percorso professionale. Mai come oggi frequentare una scuola di giornalismo è importante. Il mestiere è cambiato e cambia costantemente, perché a mutare è il contesto tecnologico, sociale e, con essi, l’ecosistema dell’informazione.
IL NUOVO BIENNIO – Il bando e la domanda per l’iscrizione alle selezioni
La Scuola di giornalismo di Urbino offre solide basi, fondamenta che poggiano nella pratica del mestiere “tradizionale”, di cronisti a contatto con i cittadini, le istituzioni e il territorio. Ma il lavoro dei praticanti del Ducato (la testata dell’Ifg) consiste non solo nello scrivere, registrare e montare. Soprattutto, è la ricerca del modo giusto di narrare ciò che accade, da carta e penna agli strumenti digitali più avanzati. Declinando infine il racconto attraverso i diversi media (agenzia, stampa, tv, radio/audio, web e social) ognuno con una propria sintassi narrativa.
DATA JOURNALISM – Le inchieste di fine corso del biennio 2018-2020
Urbino, una ‘città laboratorio’ per giovani giornalisti
I praticanti dell’Ifg, parallelamente alle lezioni frontali, lavorano come cronisti di una redazione locale allargata, in una full immersion che costituisce il valore aggiunto peculiare della Scuola di Urbino, assieme a un corpo docenti e tutor formato da professionisti esperti di lungo corso che lavorano nelle principali testate nazionali (Rai, Sky, Mediaset, La Stampa, Repubblica, Corriere, Open, Domani, Il Sole24Ore per citarne alcuni) e giovani, molti dei quali ex allievi della scuola, che svolgono la professione con risultati importanti.
La sede della Scuola (e della redazione) si trova nella piazza principale del centro storico patrimonio Unesco. La città, corte rinascimentale, sede della Galleria Nazionale delle Marche, offre il contesto ideale per una scuola di giornalismo. Urbino è un piccolo centro, conta meno di 15.000 abitanti, ma è il polo culturale, istituzionale e sociale dell’entroterra pesarese. È sede di un’università, la Carlo Bo, gli studenti iscritti sono pari se non superiore al numero degli abitanti, di un ospedale, un Tribunale, una compagnia dei Carabinieri, un commissariato di Polizia e un distaccamento di Vigili del fuoco.
Sono solo alcuni dei motivi che la rendono un “laboratorio” perfetto per una redazione di giovani reporter che si devono fare le ossa, “consumare le suole”. Perché è così che si impara il mestiere.
REPORTAGE – Urbino e il virus. Il mosaico di una città in dieci storie di speranza
Attraverso il sito, gli allievi dell’Ifg coprono la cronaca quotidiana del territorio: giudiziaria, bianca, nera e politica. Lo fanno con gli strumenti digitali che un giornalista moderno deve saper padroneggiare: video, foto, mappe, elaborazione e data visualization, e soprattutto social network. Uno storytelling ragionato, per imparare a scegliere sempre il racconto più coinvolgente, efficace e utile al lettore.
Il Ducato, la redazione
La redazione del Ducato è organizzata in turni funzionali: dal sito aggiornato ogni giorno, passando per la rivista quindicinale, distribuita nelle edicole e nei luoghi di maggior interesse della città. Settimana dopo settimana, seguono i laboratori dedicati alla televisione e alla radio durante i quali si producono un magazine tv, dirette, giornali radio e rassegne stampa. L’obiettivo è dare agli allievi piena autonomia nell’uso di tutti gli strumenti, che siano la videocamera, la macchina fotografica, i registratori audio e il software di montaggio, gli account dei social network.
Il tutto in modo sempre più “integrato”: gli allievi imparano prima a trovare e sviluppare la notizia, poi a diffonderla con il mezzo più opportuno. Un metodo di lavoro all’avanguardia che a Urbino si applica ormai da diversi anni.
CORONAVIRUS – Il Ducato, redazione diffusa per raccontare l’emergenza
La testata dell’Ifg di Urbino è diventata, in questi tre decenni, un punto di riferimento per la comunità locale. Politici, cittadini e studenti. Le attività del Ducato sono apprezzate da chi vive, lavora e amministra gli enti del territorio. Dall’inverno del 2012, quando tre metri di “Nevone” seppellirono la città, alle elezioni locali e nazionali, fino all’emergenza Covid-19, il Ducato, grazie alla disponibilità quotidiana di docenti e tutor anche da remoto, e all’impegno e talento degli allievi, ha continuato a informare gli urbinati su ciò che stava accadendo, con un ruolo, oltre che formativo per i praticanti, di prezioso servizio per i cittadini. Durante alcuni di questi eventi il Ducato è stata l’unica fonte informativa da Urbino e, per questo, i contributi degli allievi sono stati trasmessi o pubblicati anche su media nazionali.
Ma le attività del Ducato non si fermano al locale. Cronaca e, ancora di più, reportage, approfondimenti e inchieste interessano sia il territorio marchigiano che quello nazionale. Imparare il mestiere significa infatti sapere innanzi tutto dove andare a cercare ed essere primi testimoni degli accadimenti. E saper interrogare le fonti, qualunque esse siano: una legge o una delibera comunale, un assessore o un funzionario municipale, un deputato o un database regionale.
È un mondo digitale: saper scrivere non basta
Tutto questo trova espressione in contenuti di vario tipo. Servizi, dirette e documenti video, da realizzare per i vari canali social o in streaming su Youtube. Inchieste e visualizzazioni basate sull’analisi di dati, anche di ampi database in cui scavare per trovare la notizia e visualizzarla nella maniera più efficace. Utilizzo di varie piattaforme di storytelling per sperimentare nuove soluzioni.
Sappiamo quindi che saper scrivere o voler scrivere bene non basta. Tuttavia grande attenzione è posta, tra le prime basi fornite, proprio alla scrittura, declinata ancora una volta per tipo di media o piattaforma per i quali vengono confezionate le storie.
Tutto questo lavoro si trasforma in un patrimonio di esperienza che gli allievi iniziano a mettere a frutto già durante gli stage nelle maggiori redazioni nazionali garantiti dalla Scuola. Durante gli stage, i nostri praticanti hanno sempre brillato per le competenze in tutto lo spettro tecnico e professionale. E hanno sfruttato questi periodi come importante trampolino di lancio per la carriera nel mondo del giornalismo.
L’Ifg di Urbino, 30 anni di eccellenza
La Scuola di giornalismo di Urbino è stata fondata nel 1990. In 30 anni, ha formato oltre 400 giornalisti professionisti, che oggi lavorano nelle maggiori testate italiane e internazionali, negli uffici stampa e nell’ambito della comunicazione, a dimostrazione che la Scuola ha saputo evolvers per affrontare le innovazioni della professione.