L’unione degli agricoltori marchigiani nel biodistretto è, secondo il vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni, “il primo passo per il riconoscimento del brand Marche nel mondo come primo produttore biologico italiano”.
Il vice-presidente lo dice in un ‘intervista al Ducato. Il biodistretto – spiega – si inserisce nella filosofia nella legge nazionale sui distretti del cibo e nei principi generali europei del ‘Farm to Fork’ (dall’azienda agricola al piatto).
Il consumo bio nelle Marche supera del 3% la media nazionale: ci sono più di 4000 aziende sul territorio regionale che producono prodotti alimentari biologici, ma la denominazione dei prodotti a livello internazionale prevede che solo gli Stati siano citati.
emm/gp