URBINO, 8 LUG – Sono stati circa 300 gli agricoltori che stamattina hanno preso parte al flash mob #StopCinghiali organizzato dalla Coldiretti Marche. Di fronte alla sede della giunta regionale ad Ancona, hanno chiesto a gran voce un piano straordinario di abbattimenti dei cinghiali, dato il loro considerevole aumento nel territorio.
Le segnalazioni della presenza di cinghiali si sono fatte sempre più frequenti in tutta la regione. Non ne è esente Urbino dove, da settimane, i cittadini lamentano la loro vicinanza al centro urbano. E gli agricoltori risentono degli ingenti danni economici causati alle colture.
“Serve un maggiore controllo sugli Ambiti territoriali di caccia (Atc) da parte della Regione Marche” ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, in rappresentanza degli agricoltori. “Chiediamo l’adozione di uno Statuto unico per gli Atc che uniformi procedure ad oggi difformi sul territorio, dopo il passaggio delle competenze dalle Province alla Regione, soprattutto per quel che riguarda iter e modulistica dei risarcimenti dei danni”. Non solo: tra le richieste, anche un cambio al vertice degli Atc, un censimento reale della popolazione dei cinghiali sul territorio marchigiano e un maggior coinvolgimento delle forze dell’ordine locali nell’attività di controllo.
“Negli anni passati non è stato fatto nulla per risolvere la questione. Dall’insediamento di questa giunta, invece, abbiamo adottato un approccio non ideologico e ipocrita, ma oggettivo e concreto” è stata la risposta di Mirco Carloni, vice-presidente della Regione e assessore all’Agricoltura e alla Caccia. “La presenza dei cinghiali ha creato una vera e propria emergenza nelle Marche. Per questo, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con tutti i livelli istituzionali per gestire il problema in maniera coordinata. Inoltre chiediamo la modifica della Legge 157 per adeguare l’elenco dei soggetti che possono intervenire nel controllo della caccia. Gli agricoltori non possono essere lasciati da soli”.
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