URBINO, 09 MAR – “È andato in casa, ha preso una tessera del duce e uscendo l’ha attaccata sul muro”. Questa la scena che ha descritto Oscardo Battistelli, agente della Polizia Locale di Urbino ascoltato come testimone dal Tribunale di Urbino nell’udienza del processo a carico di C.N., assente in aula e accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti risalgono al 31 marzo 2019 quando a Gadana, una frazione in provincia di Urbino, viene acceso un fuoco all’interno di una proprietà. Allertata, la polizia locale di Urbino si reca sul posto: “Durante il primo giro con la volante non abbiamo notato nulla di strano – afferma Luca Bastianelli, ufficiale della polizia locale, anche lui chiamato a testimoniare -, poi abbiamo visto un leggero fumo dietro alcune case. Siamo entrati nel viale della proprietà da cui proveniva il fumo e abbiamo visto un cumulo di materiale legnoso che bruciava”.
Di fronte al Bastianelli c’era un capanno: “La porta era semi aperta: sono entrato e ho visto una persona. Era C.N. che, una volta giratosi, mi è venuto incontro. Ci ha detto di uscire, perché era proprietà privata”.
Nel frattempo sono stati chiamati i Vigili del Fuoco che, intervenuti, hanno spento le fiamme. “Lui ha continuato a inveire dicendo ‘So dove stai tu, so dove sta lui. State attenti'”, racconta Battistelli al banco dei testimoni. Stando alla ricostruzione dei due agenti, quando loro sono arrivati sul posto il fuoco era quasi spento e l’imputato non ha impedito loro di chiamare i Vigili del Fuoco, ma subito dopo “è andato in casa e ha preso una tessera del duce e uscendo l’ha attaccata sul muro”, ricorda Battistelli.
Secondo i due testimoni e l’accusa della Pm Catia Letizi, C.N. ha continuato a minacciare i due pubblici ufficiali: “Non sei degno di portare questa divisa, so che vai in bici alle Cesane, ti tiro sotto con l’auto” ricorda Bastianelli, citando le minacce ricevute.
La prossima udienza si terrà il 22 novembre per l’esame dell’imputato e le conclusioni dell’accusa e della difesa.
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