Urbino, rissa sull’autobus da Pesaro. Coinvolte quattro persone

di BEATRICE GRECO

URBINO – Sono stati minuti concitati quelli tra le 20.54 e le 20.58 per i passeggeri della Linea verde che collega Pesaro a Urbino. Nel corridoio dell’autobus è scoppiata una rissa, che ha coinvolto quattro persone. A dare il via al parapiglia, un uomo di circa 40 anni salito all’altezza di Morciola, frazione del comune di Vallefoglia, insieme a un amico.

Visibilmente ubriaco, l’uomo si rifiuta di indossare la mascherina, obbligatoria per salire sui mezzi pubblici. All’intimazione dell’autista “O ti metti la mascherina o sono costretto a farti scendere”, il passeggero inizia a dare in escandescenze. “Io non la metto. È tutto finto – urla -. È colpa di voi italiani”.

L’amico, che ormai aveva preso posto nella parte posteriore dell’autobus, prova a calmarlo, offrendogli una mascherina chirurgica. Il bus riparte, ma l’uomo non smette di urlare. Si strappa la mascherina, spalanca la porticina dell’abitacolo dell’autista, la richiude sbattendola e continua a insultare tutti. “Fanno bene i russi – dice -. Viva i russi. Siete voi italiani a non capire”.

Farnetica per un po’; poi, barcollando e continuando a gridare, raggiunge l’amico nella zona posteriore dell’autobus.

Dopo poco le urla di alcune ragazze richiamano l’attenzione. “Si stanno picchiando”, gridano. L’uomo e un giovane di circa 20 anni si stanno prendendo a pugni e spintoni. Alcune persone scappano in avanti, qualche ragazza scoppia in lacrime. “Si sono parlati un po’ non in italiano – spiegano alla fine della corsa alcune ragazze alla giornalista del Ducato che era sull’autobus – e poi è partita la zuffa. Forse il ragazzo chiedeva all’uomo di smettere di urlare”.

La rissa continua fino alle prime file del bus, mentre i passeggeri chiedono all’autista di fermarsi. Qualcuno chiama le forze dell’ordine. Alla zuffa si aggiungono l’amico dell’uomo e un altro giovane, accorso in difesa del ventenne. Poi, finalmente, l’autista accosta nel primo slargo disponibile, in prossimità di Gallo di Petriano. Alcuni viaggiatori intervengono per fare scendere i due uomini, che continuano ad attaccare i due ragazzi.

Le porte dell’autobus riescono a richiudersi dopo alcuni tentativi e l’autista riparte con cautela, mentre l’uomo continua a sbattere i pugni sulla fiancata.

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