di SARA SPIMPOLO E BEATRICE GRECO
URBINO – “Un incontro partecipato e commosso”. Così l’assessora Elisabetta Foschi definisce la riunione che il Comune di Urbino ha tenuto oggi con i residenti ucraini sul territorio. Un incontro che, spiega l’assessora, aveva lo scopo di dimostrare solidarietà e vicinanza alle persone di origine ucraina che vivono qui, di capire di cosa avessero bisogno e se avessero intenzione di accogliere familiari o conoscenti in fuga dal paese in guerra.
“Abbiamo bisogno che ci diate armi e chiudiate i cieli – dice al Ducato una delle partecipanti alla riunione – il male sta arrivando, e non riguarda solo l’Ucraina. Putin è un fascista, basta vedere cosa sta facendo a Mariupol: un assedio come quello che i fascisti hanno fatto nella seconda guerra mondiale. Io ho una parente disabile lì, che non può muoversi. Non riesco a comunicarci e non so se è viva”.
“Ho tutti i parenti in Ucraina – spiega Hanna al Ducato -. Mio marito, mia figlia, i miei nipoti. Tutti. Non mi raccontano cosa succede, non vogliono dirmelo per non farmi preoccupare. Mio marito anzi scherza e dice che la sera guarda i film, ma io so che non è così. Non vogliono scappare dall’Ucraina. Chi vorrebbe abbandonare tutto quello che, con grandi sforzi, è riuscito a costruire in tanti anni?”. Quello che Hanna sa sulla situazione ucraina lo vede dai telegiornali italiani: “È tutto vero e lo so perché da sempre la Russia vuole prendersi l’Ucraina. Quando i miei genitori erano piccoli, i russi andavano a prendere gli ucraini più benestanti nelle loro case, toglievano loro tutto e poi li spedivano in Russia. Non vogliono lasciarci in pace”.
L’incontro, al quale hanno partecipato una quindicina di persone, al momento sembra confermare che non ci sono grandi numeri in arrivo a Urbino. “Di fondo i cittadini sperano che i parenti possano restare là e vincere la battaglia”, ha spiegato Foschi.