URBINO, 17 MAG – L’assessora all’Istruzione della Regione Marche, Giorgia Latini, ha chiesto al ministero dell’Istruzione di ritirare la circolare, inviata in occasione della giornata internazionale contro l’omobitransfobia, in cui “si invitano docenti e scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani”. All’assessora ha risposto Arcigay Pesaro-Urbino, definendo le posizioni di Latini a sua volta discriminatorie.
La vera discriminata secondo Latini è la famiglia, dal momento che “dietro la lotta contro le discriminazioni si nasconde in realtà la volontà di propagandare la teoria gender tra bambini e ragazzi. Un timore condiviso da tutti coloro che non vogliono vedere introdotti tra i banchi, surrettiziamente, i principi contenuti nel Ddl Zan, peraltro già bocciato in Parlamento”.
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All’assessora regionale (quota Lega) ha risposto Giacomo Galeotti, presidente di Arcigay Pesaro-Urbino: “Siamo dispiaciutɜ di contraddirle l’assessora Giorgia Latini nell’affermare che la “teoria del gender” non esiste. Si tratta di un’invenzione manipolatoria con il preciso scopo politico di dare argomenti a conservatori reazionari contrari ad ogni allargamento dei diritti civili e umani”, ha affermato Galeotti. “La propaganda no-gender usa il concetto di “natura” per imporre un ordine immaginario che non c’è: non ha senso antropologicamente parlare di famiglia naturale”, ha continuato. “Le tipologie di famiglie sono molteplici e cambiano nel tempo e nello spazio. Perché non includerle tutte invece che eleggerne una come giusta e discriminare le altre?”
emm