di STEFANO SCIBILIA
URBINO – Hanno ‘campeggiato’ per più di 24 ore dentro il Parco della Rimembranza di Urbino e poi si sono dati alla fuga beffando chi tentava di intrappolarli. La storia surreale vede protagonisti otto cinghiali, notati mentre attraversavano la strada dall’agricoltore Andrea Busetto che è riuscito a chiuderli nell’area recintata dedicata ai caduti della prima Guerra mondiale. Chiusi ma non imprigionati, verrebbe da dire, perché sono riusciti ad eludere con scatti fulminei e slalom gli agenti della Polizia Locale e gli operatori del comune, giunti con la gabbia arrugginita. E poi, scavando un buco sotto la recinzione, si sono ripresi la libertà e sono sfuggiti all’abbattimento, visto che non è previsto, una volta catturati, che vengano rimessi in libertà. Di loro restano i solchi lasciati nel terreno e i cippi abbattuti durante la permanenza nel parco.
I cinghiali erano stati avvistati nella giornata di ieri. Bussetto, passando di lì per caso con la sua moto, è riuscito a recintarli per fare in modo che non si addentrassero dentro la zona urbana: “Io e un altro signore ieri ci siamo visti uscire in mezzo alla strada questi otto cinghiali diretti verso il parco – afferma Bussetto al Ducato – e quando ho visto che si erano intrufolati all’interno del recinto ho pensato di confinarli per motivi di sicurezza pubblica e poi ho avvisato le forze dell’ordine”. Successivamente gli operatori del comune si sono occupati di chiudere con dei legni tutti i possibili varchi in cui i cinghiali avrebbero potuto scavare e uscire dal parco, evidentemente non tutti. Errore fatale e le bestie ne hanno approfittato.
Lo slalom e la fuga
Oggi alle 14.30 era prevista la cattura, ma i tempi si sono allungati perché la Polizia Locale e gli operatori del comune di Urbino hanno dovuto recuperare una gabbia di 2 metri da un agricoltore nel comune di Pieve di Cagna. La gabbia è arrivata solamente alle 16 ed è stata piazzata dentro il parco con braccio meccanico prima che gli addetti ai lavori entrassero e cercassero di ‘guidare’ i cinghiali dentro la trappola. Uno schieramento “a zona” per spingerli verso la trappola. Ma a maglie un po’ troppo larghe.
I primi due tentativi si sono rivelati fallimentari. Troppi e troppo veloci gli ungulati che hanno agilmente schivato ogni persuasione. Ma prima che gli operatori organizzassero il terzo, i ‘catturandi’ sono riusciti a scavarsi un varco dalla parte opposta e fuggire in direzione ospedale, tra lo sgomento della folla che intanto si era assiepata sulla rete per assistere allo ‘spettacolo’. Un operatore della Polizia Comunale ha dichiarato al Ducato che nell’ultimo anno sono stati catturati e uccisi nella provincia di Pesaro e Urbino circa quattromila cinghiali, ma oggi “la banda del buco” è sfuggita anche alle statistiche.