di STEFANO SCIBILIA
URBINO – “Oggi tutto è condiviso ma niente è veramente pubblico”. Così Jonathan Pierini, direttore dell’Isia di Urbino, ha aperto l’evento che si è tenuto oggi nello spazio ‘Rumore’ al numero 64 di via Vittorio Veneto, trattando il tema della cultura e dell’editoria in ambito moderno e tecnologico. Presenti all’evento anche Lella Mazzoli e Piero Dorfles, felici di annunciare l’edizione 2022 del Festival del Giornalismo Culturale, che si terrà dal 7 al 9 ottobre.
Proprio in quell’occasione ci sarà uno spazio tutto dedicato all’Isia, dove con esposizioni grafiche gli studenti racconteranno l’arte della parola attraverso le immagini. Nell’evento di oggi, dove è stato presentato anche il prossimo Festival, si è parlato dell’importanza della diffusione della cultura e dell’editoria attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e dell’importanza di organizzare degli spazi culturali per dare vita al dibattito tra giovani e intellettuali, con lo scopo di migliorare la nostra società.
“In Italia solo il 45% degli italiani legge e spesso questa percentuale consuma un libro all’anno – afferma Piero Dorfles – e solo il 10% della popolazione adulta legge un libro al mese. Provate a immaginare cosa significa produrre un libro in un Paese dove si legge poco. Le case editrici non si pongono il problema che nel mondo dell’editoria si produce molto di più di quelli che sono i lettori a cui poi arriva il prodotto. A questo punto bisogna pensare ad una comunicazione diversa, fatta di nuove grafiche e innovazioni, senza perdere però il fascino dei vecchi mezzi, che ancora oggi riescono ad arrivare al pubblico in modo efficiente”.