di ENRICO MASCILLI MIGLIORINI
URBINO – È ufficialmente attiva la convenzione tra l’Università di Urbino e il Centro studi americani di Roma. Una buona notizia per gli studenti Uniurb interessati alla storia e alla letteratura americana, che avranno accesso a nuovi tirocini, a tutto l’archivio digitale e anche la possibilità di studiare o frequentare la sede del Centro, il seicentesco palazzo Mattei in pieno centro a Roma.
La convenzione, di durata biennale, è stata firmata dal rettore Giorgio Calcagnini e dal direttore del Centro studi Roberto Sgalla, fresco di nomina dopo l’esperienza come dirigente al ministero degli Affari esteri, alla presenza della professoressa di cultura angloamericana Alessandra Calanchi, che dal Centro studi di Roma ha avuto la sua prima borsa di studio universitaria. Tre nuovi tirocini sono attivi da subito: Biblioteconomia e bibliografia, Gestione di istituti di cultura e Uso delle tecniche informatiche di documentazione. Il Centro permette poi agli studenti di Urbino di frequentare i suoi corsi e seminari, soprattutto quello di Letteratura, Storia, letteratura e cultura americana, organizzato ogni anno con l’Associazione di studi nord-americani (Aisna) e con l’ambasciata degli Stati uniti d’America.
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Il rettore Calcagnini apre il suo intervento chiedendosi cosa può fare Urbino per il Centro proponendo subito una fitta collaborazione con i tanti seminari che l’Università organizza. “L’obiettivo è promuovere Urbino nel mondo, lo facciamo da tempo anche con l’aiuto del Comune e oggi si sigla un altro passo in questo senso”, dice ai microfoni dell’Aula Magna di via Saffi. Roberto Sgalla prende la scia e dichiara: “Sono marchigiano e ci tenevo particolarmente che Urbino fosse nella rete del Centro studi. La nostra biblioteca è inserita nel sistema WorldCat, una rete di 500 mila biblioteche in tutto il mondo che mettono in comune tutto l’archivio a disposizione. Certo, non so quanto uno studente di chimica sia interessati alla letteratura americana, ma se vogliono è tutto lì”.
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Si inserisce anche Alessandra Calanchi: “È vero che Roma è lontana e non è facile da raggiungere, ma vi prego di andare al Centro e di non fermarvi a visitare l’archivio online”. “In piena globalizzazione non vi chiedo certo di andare in America per una tesi – continua – e anzi sono per il regime misto online/presenza, che l’anno scorso ci ha permesso di fare un loro sull’Urbino Award insieme ai miei studenti. Ma ricordo quando arrivai nella biblioteca per la prima volta e fu amore a prima vista: ora che sono da questo lato della cattedra vi dico che è tempo per voi di visitare il centro, non perdete questa possibilità”.