URBINO, 11 OTT. – Sono stati ascoltati oggi al Tribunale di Urbino i primi testi nel processo per favoreggiamento della prostituzione contro l’imputato Lin Binglong. L’uomo è accusato di aver utilizzato un centro massaggi a Fossombrone come copertura per ben altri tipi di ‘servizi’. In particolare, ha dichiarato l’ispettore di Polizia Flavio Salvi, “il profilo del centro caricava foto di cinque differenti ragazze cinesi seminude in posizioni osé su un sito di incontri, con le prestazioni sessuali descritte in didascalia”. La Polizia ha verificato che i contatti telefonici forniti sul sito sono riconducibili all’imputato.
Interrogati dall’avvocata della difesa, Silvia Mancini, l’ispettore e il secondo testimone, l’assistente capo coordinatore Maurizio Cannizzo, hanno affermato di non aver “mai visto Binglong entrare e uscire dal centro massaggi durante gli appostamenti, ma la sua macchina spesso sostava all’esterno”. Ascoltato anche un cliente del centro, accompagnato in aula dalla moglie, che sostiene di aver sempre incontrato la stessa ragazza ma non l’imputato.
Durante la perquisizione del 23 maggio 2019 nel centro era presente solo una dipendente, all’epoca 25enne, che ha rifiutato di costituirsi parte lesa. Un’altra, della quale è stato trovato il contratto, ha cambiato domicilio e risulta irraggiungibile, così come Binglong.
Il giudice Gianmarco Cantalini ha fissato la prossima udienza al 23 marzo 2023, nella quale la pm Catia Letizi chiamerà a testimoniare altre cinque persone.
df