di ANDREA BOCCHINI
URBINO – Si chiama Andrea Angelini, urbinate doc, ha 36 anni (compiuti il 31 dicembre) adora il karaoke e i fuochi d’artificio. Che altro? Sì, è affetto dalla sindrome di Down e ha inciso un pezzo trap. Il singolo, dal titolo Ragazzo up, è uscito il 30 dicembre scorso ed è stato prodotto e cantato da Marco Tagliatesta, in arte Mkt. Ma le parole sono quelle del fratello Alessandro, di due anni più piccolo di Andrea, che nel 2018 ha deciso di buttarle giù su un foglio, ispirate dalla vita insieme ad Andrea. Dopo 4 anni, sono diventate una canzone.
Molto più che fratelli
“Tra me e mio fratello ci sono 20 mesi di differenza – racconta Alessandro al Ducato – ho sempre cercato di spronarlo a fargli fare cose che per tanti sono normali, ma che per lui è sempre un’esperienza unica”. E sul giornale i due fratelli ci erano già finiti: Alessandro aveva accompagnato Andrea a farsi il primo tatuaggio. Poi la primissima uscita in discoteca. “È come se fosse un gemello – continua Alessandro – è sempre uscito con i miei amici, abbiamo camminato sempre di pari passo”.
Il messaggio più grande
“Tu sei up e noi down” cita la canzone e le parole scelte da Alessandro non sono per nulla casuali. “Era un periodo dove avevano bullizzato un ragazzo down gonfiandolo con l’aria compressa – dice Alessandro – e da lì ho deciso di iniziare a scrivere. Poi, a canzone “pronta”, sono accaduti altri fatti di suicidi di ragazzini di 12 anni”. E qui il messaggio diventa grande. “Viviamo in una società (questa la mia visione) dove sono sempre tutti un po’ insoddisfatti, tanti non apprezzano più nulla; invece, Andrea nonostante tutti i suoi limiti è sempre allegro”. Tanto felice da realizzare un piccolo sogno: “trappare” in uno studio di registrazione. C’è anche il suo “skrt” (espressioni trap), nella traccia, assieme a quella di Mkt. “Che Andrea sia di sprono per chiunque dica ‘non ce la faccio’ oppure per chi voglia fare sempre di più e di meglio nella vita”, conclude Alessandro.
E quello studio è di Marco, collega di lavoro di Alessandro che vive vicino a Tavullia e che al Ducato spiega com’è nato il progetto. “Insieme ad Alessandro avevamo in mente di fare qualcosa di differente rispetto a tutti gli altri. Mi sembrava un gesto molto umile e bello per Andrea”. Mkt la musica ha iniziato a farla da piccolino provando a mettere insieme i suoi sentimenti in un “beat” e quando Alessandro gli ha portato le parole su un foglio per il suo fratellone non ha avuto dubbi: “Far vedere che con la musica puoi coinvolgere chi vuoi, ma soprattutto realizzare questo piccolo sogno per Andrea è qualcosa di veramente unico”. E ora ad Andrea, dall’aria molto timida all’inizio, quella canzone piace tanto da metterla in loop a casa: “Qui si è divertito molto – continua Marco -. Alessandro mi ha detto che riascolta la canzone cinque o sei volte al giorno”.
Oltre ogni limite
Una sindrome quella di Down che abbiamo cercato di farci spiegare meglio da Alessandro. “Dovete immaginarvela come se si avessero tanti livelli. Ci sono ragazzi che parlano meno, altri che conducono una vita più che normale. Un amico di Andrea suona addirittura la batteria – continua Alessandro -. Mio fratello però ha la cognizione di se stesso e a volte sembra che si accorga che gli manchi qualcosa. Per esempio, a nostro padre ogni tanto chiede se può avere la macchina ma la risposta è sempre un no”.
Alessandro, ora sposato, vive con sua moglie e i suoi due bambini a Borgo Massano (a circa 20 minuti da Urbino). Vede Andrea un po’ meno ma quando ha tempo ne approfitta per stare con lui. In famiglia sono quattro fratelli maschi e le festività natalizie sono state occasione per rivedersi tutti assieme, stare in famiglia e per festeggiare il compleanno di Andrea. “Compie gli anni il 31 dicembre, è un’amante di fuochi d’artificio e quando la sera di Capodanno li vede in cielo pensa siano un regalo per lui”, conclude Alessandro.
