Quando Pertini visitò Urbino. “Non me ne vado se non mi fate parlare con gli studenti”

La visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini alla fortezza Albornoz. Foto dall'archivio di Giorgio Londei
di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Domenica 9 novembre 1980. Il tempo a Urbino non è dei migliori, “anzi pioveva” ricorda al Ducato l’ex sindaco della città Giorgio Londei. Ma alle migliaia di persone, radunatesi alla fortezza Albornoz, non importa. Non capita tutti i giorni di trovarsi faccia a faccia con un presidente della Repubblica. Per lo più se si chiama Sandro Pertini. Il presidente partigiano è lì per inaugurare (personalmente) il monumento alla Resistenza. Non solo. Dal documento cerimoniale dell’epoca, redatto dal Quirinale, si legge che Pertini visitò anche il Palazzo Ducale, la facoltà di Magistero, dove ci fu un incontro con Senato accademico e Cda dell’Università Carlo Bo e poi un fuoriprogramma. “Alle forze dell’ordine che lo accompagnavano – continua Londei – Pertini ha detto ‘io non me ne vado di qui finché non mi fate incontrare gli studenti'”. Un incontro-dibattito che avvenne in un Tridente stracolmo di universitari con tanto di pranzo in sala mensa. Ma come ci arrivò Pertini a Urbino?

Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini alla facoltà del Magistero dell’Uniurb. Foto dall’archivio di Fulvio Palma

L’incontro segreto

La visita del Presidente venne preceduta da “un incontro segreto che non ho mai raccontato a nessuno”, confida al Ducato Londei. “Fu Don Lorenzo Bedeschi, ex professore di Storia dell’Uniurb, a dirmi che Pertini poteva essere chiamato per inaugurare il monumento alla fortezza che, a quel tempo, aveva sollevato non poche polemiche. Sicuramente l’arrivo di un Capo dello Stato avrebbe messo a tacere tutto”. Bedeschi, che all’epoca era anche corrispondente dalla Camera dei Deputati per il giornale Avvenire, “era profondamente amico di Pertini”, spiega Londei.

Così, nell’ottobre 1980, i due arrivano a Roma. “Presi l’auto del Comune, raggiunsi Bologna (dove risiedeva Bedeschi) e da lì, prima a Firenze e poi a Roma”. Ad attenderli “direttamente il capo dello Stato”: “Gli ho spiegato tutta la situazione e ho scoperto che Pertini era un grande ammiratore di Umberto Mastroianni (lo scultore del monumento) e la sua risposta è stata immediata: fece fissare subito al suo segretario un incontro a Urbino”. Nel giro di venti giorni Pertini si trovava nella città ducale.

Il Presidente Sandro Pertini insieme alle autorità e all’ex sindaco di Urbino Giorgio Londei. Foto dall’archivio di Giorgio Londei

L’arrivo in Fortezza e la seconda cerimonia in Università

Sono le 10:35 (circa) quando il corteo presidenziale arriva alla fortezza. Il capo dello Stato scende dall’auto e ad accoglierlo, oltre a Londei, ci sono il ministro del Lavoro Franco Foschi, il presidente della Regione Marche Emidio Massi, quello del Consiglio regionale Rodolfo Giampaoli, il Prefetto di Pesaro e Urbino Gerardo Amodio e il presidente della Provincia Salvatore Vergari. Bedeschi è “oratore ufficiale” e la visita vede anche la partecipazione dell’Anpi.

“Venne costruito un palco con tutte le autorità e la cerimonia ufficiale si tenne in fortezza”, continua Londei. Ma a Pertini la visita istituzionale non basta: “Lui era venuto per la città e il monumento ma poi mi ha espressamente detto che avrebbe voluto un incontro anche con l’Università”, spiega l’ex sindaco. “Parlai con il rettore Carlo Bo e venne organizzata una seconda cerimonia alla facoltà del Magistero”. Sono le 12:30 (circa) quando Pertini, dopo una breve visita a Palazzo Ducale, entra nell’Aula sospesa dell’Uniurb. “Qui ha un incontro con il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione dell’Università degli studi di Urbino”, continua il documento del Quirinale.

Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini alla facoltà del Magistero dell’Uniurb.
Foto dall’archivio di Fulvio Palma

Tra il pubblico anche Giacomo Palma, architetto urbinate che di anni all’epoca ne ha nove. I suoi genitori, Fulvio Palma e Loretta Del Tutto sono stati entrambi docenti universitari all’Uniurb e quel giorno di 44 anni fa se lo ricordano bene. Loretta racconta così al Ducato: “Giacomo venne accompagnato in Università da suo nonno. Per quel bambino di nove anni, già ammiratore di architetture e immagini grazie a un padre appassionato fotografo, quel 1980 si è fatto memoria. Il Magistero era stato da poco inaugurato e tutti volevano vedere lui: il Presidente partigiano, il mitico Sandro Pertini”, continua. All’incontro c’erano tutti, “la città, il corpo accademico, il personale, gli studenti e gli urbinati”. Insomma, “un momento magico e irripetibile – conclude Loretta – per la qualità dei docenti e la guida delle facoltà affidata a uomini di grande valore culturale e scientifico, sotto l’egida di un ineguagliabile rettore (Carlo Bo)”.

Quel fuoriprogramma per incontrare gli studenti

“Al termine dell’incontro al Magistero, Pertini mi disse ‘io voglio incontrare gli studenti’ ma le forze dell’ordine (polizia, carabinieri, digos e servizi segreti) non erano affatto d’accordo”, aggiunge Londei. Il Capo dello Stato, però, su questo punto è inamovibile: “Iniziò a urlare ‘vado via! Io sono il Capo delle forze armate, il capo di tutto e non me ne vado di qui finché non mi fate incontrare gli studenti’. Lì ho pensato che se a dirlo è il Presidente della Repubblica, allora va assolutamente accompagnato ai collegi”, ricorda l’ex sindaco.

Sono le 13 (circa) quando il corteo presidenziale arriva al Tridente. Nel salone Pertini incontra una delegazione di universitari residenti nel collegio. E in un video di Tele2000, pubblicato su Youtube, si vede il Capo dello Stato a colloquio con gli universitari. “C’erano migliaia di studenti che fecero al Presidente decine e decine di domande ma lui rispose a una a una. Non ci fu alcun incidente e il colloquio, durato circa un’ora, fu molto spregiudicato”, conclude Londei.

Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini insieme al personale della mensa del Tridente

Ma prima di ripartire per Roma, c’è tempo anche per una veloce pausa pranzo. Dove? Alla sala mensa del Tridente. In una foto pubblicata su Facebook si vede Pertini insieme a tutto il personale che lo ha servito e ha cucinato per lui. Sono le 15:40 (circa) quando il Presidente lascia Urbino. Il suo aereo, dall’aeroporto Miramare di Rimini, direzione Ciampino, decolla alle 16:30.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi