Di ANDREA BOCCHINI
URBINO – La provincia di Pesaro e Urbino perde dieci posizioni e passa dal 37° posto dello scorso anno, al 47°. È quanto emerge dallo studio sulla qualità della vita, un’indagine fatta da Italia Oggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Giunto al suo 26esimo anno, il report evidenzia le province italiane che offrono le migliori condizioni di benessere per la propria popolazione. “La classifica è stilata sulla base di 92 indicatori – si legge sul sito di Italia Oggi – suddivisi in nove macro-categorie: affari e lavoro, ambiente, istruzione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, salute, sicurezza sociale e turismo e cultura”. Pesaro e Urbino perde posizioni in tutti gli indicatori eccetto quelli di “popolazione” e “sicurezza sociale” dove guadagna rispettivamente sei e cinque posizioni.
Un territorio “accettabile”
A seconda del punteggio le 107 province sono state suddivise in quattro gruppi: “buona”, “accettabile”, “discreta” e insufficiente”. Con il punteggio di 634, il territorio di Pesaro e Urbino è inserito nel gruppo delle province italiane “accettabili”, insieme alle altre province marchigiane di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno (unica eccezione Ancona che finisce nel gruppo “buona”). Nel dettaglio, prendendo in esame le singole categorie di indagine, Pesaro e Urbino perde sette posizioni nell’indicatore “ambiente”; diciannove in “istruzione”; undici in “lavoro”; tre in “reddito”; cinque in “salute”. La categoria “turismo”, invece, non è indicata perché non presente nella classifica dello scorso anno. Unici due indicatori in cui la provincia di Pesaro e Urbino guadagna posizioni sono quelli di “popolazione” (+6) e di “sicurezza” (+5).
L’insufficienza nella categoria “salute”
Il punteggio medio per la categoria “salute” è di 463, sotto la soglia dei 500 punti, cioè il livello decretato dal report per la sufficienza e al 58esimo posto a livello nazionale. A influire sulla cattiva valutazione è “il basso numero di posti letto nei reparti di specialistica e delle apparecchiature diagnostiche ogni 100mila abitanti”, si legge sul sito di Italia Oggi. In questo specifico ambito il nostro territorio ha un punteggio di 300.
Le altre insufficienze
Alcune insufficienze si evidenziano anche nell’indicatore “ambiente”, in cui la provincia pesarese e urbinate perde diciannove posizioni: 365 punti nella sottocategoria “superamento giornalieri limiti PM 2,5-10”; appena 26 per “densità di verde urbano nei capoluoghi”.
Ancona miglior provincia marchigiana
La provincia dorica si piazza al 30° posto in classifica con un punteggio di 716 ma perde due posizioni rispetto allo scorso anno. È il territorio marchigiano con la migliore qualità della vita. Ancona guadagna una posizione in “ambiente”, dieci in “affari e lavoro”, nove in “popolazione”, due in “reddito e ricchezza”, undici in “salute”. Mentre perde tre posizioni in “istruzione” e diciannove in “sicurezza sociale”. Un punteggio alto che la inserisce nella top 30 della penisola, ultimo posto disponibile nel gruppo delle “buone” province italiane.