Rifiuti, Urbino prima nelle Marche per raccolta differenziata, ma aumenta la Tari

di LAURA NASALI

URBINO – Nel 2024 la tassa sui rifiuti nel comune di Urbino è aumentata del 4,9% rispetto all’anno precedente. In media, la Tari è arrivata a 282 euro rispetto ai 269 del 2023: una bolletta annua più alta rispetto alla media regionale. A rivelarlo sono i dati forniti dal rapporto annuale sui rifiuti urbani dall’associazione Cittadinanzattiva.

I dati regionali

A livello nazionale la regione Marche si posiziona al sesto posto con il 72% di raccolta differenziata. Sul podio al primo posto il Veneto con il 76,2%, seguito dal Trentino Alto Adige con il 74,7% e dall’Emilia Romagna con una percentuale pari al 74%.

Sempre all’interno del rapporto annuale di Cittadinanzattiva i dati mostrano come la tassa sui rifiuti nei comuni marchigiani sia aumentata del 5,7% tra il 2023 e il 2024, arrivando a un totale di 265 euro. Una variazione più alta rispetto alla media nazionale che si aggira intorno al 2,6%.

I dati di Urbino

Urbino, dopo Pesaro, è il comune marchigiano a produrre più immondizia urbana con 570,5 chili a testa (la media regionale è di 516). Nella regione, nel 2022, sono state prodotte complessivamente più di 760 mila tonnellate di rifiuti.

Per quanto riguarda invece l’attenzione alla raccolta differenziata il capoluogo risulta – nelle Marche – quello più sensibile alla suddivisione della spazzatura. Nel 2022 a Urbino sono stati separati il 75% degli scarti. Subito dopo c’è Macerata con il 74,5% mentre fanalino di coda regionale è Ancona con il 62,6%.

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