di RAFFAELE DI GAETANI
URBINO – C’era preoccupazione, a Gadana, perché le raffiche di vento, che negli ultimi giorni hanno raggiunto anche i 126 chilometri all’ora, hanno divelto alcune lastre di amianto dalla copertura del tetto di un capannone privato accanto alla strada provinciale Feltresca.
Le procedure di smaltimento dei residui di amianto “dovrebbero concludersi nel primo pomeriggio”, rassicura il direttore della sanità pubblica del Distretto Sanitario Urbino-Urbania dell’Asur Augusto Liverani. Il rischio di contaminazione dei cittadini dovrebbe essere dunque sotto controllo. Girando per le strade della località urbinate le persone ora sono tranquille: nessuno con la mascherina e facce serene. Una donna attraversa le strisce pedonali insieme al padre anziano, sorridono.
Lo smaltimento
Liverani al Ducato fornisce informazioni ulteriori sulla messa in sicurezza: “La ditta ha delle prescrizioni da parte nostra e deve gestire il materiale contenente amianto secondo le disposizioni di legge. Non ci sono stati altri danni oltre a quelli dell’altro giorno. Sono caduti quei pezzi, sono stati rimossi e messi dentro dei sacchetti”
Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini aggiunge: “Io sono andato a vedere personalmente il luogo e ho parlato con l’Ast (l’Azienda sanitaria territoriale ndr). Hanno fatto un sopralluogo anche questa mattina ma non è caduta alcuna lastra ulteriore come qualcuno aveva detto. Oggi arriverà la gru per portare via tutti i pacchi restanti dal tetto. Non ci sono rischi ulteriori. Le lastre dell’altro giorno sono state raccolte e impacchettate. Specifico che erano all’interno del piazzale e non sono mai finite nella strada pubblica come molti dicevano”.
Paura per l’amianto
Gambini chiarisce che il Comune di Urbino non ha dovuto emettere ordinanze per la sicurezza: “Ho chiesto all’Ast se avessimo dovuto farlo. Ma non è stato necessario perché loro già avevano adottato tutte le procedure”. Sul timore per i cittadini aggiunge: “La situazione è sicura però c’è il vento e giustamente si preoccupano, ma non è successo nient’altro rispetto all’altro giorno”. Liverani rassicura: “Per la comunità non c’è alcun rischio, il periodo in cui le lastre sono rimaste lì è stato breve. Inoltre l’acqua è un fattore positivo perché evita la dispersione delle fibre”.