di ANDREA BOCCHINI
URBINO – Biancamaria Bruscolini, cittadina urbinate, ha chiamato il 118 per suo padre Domenico che si è sentito male. Ma non immaginava che, alla chiamata ai sanitari, sarebbe seguita anche quella ai vigili del fuoco. Il motivo? I paramedici, una volta caricato in barella Domenico, non riuscivano a passare lungo via Lumumba verso l’ambulanza: la strada è da un anno e mezzo parzialmente chiusa, a causa di una frana, e c’è solo un piccolo passaggio pedonale. “Incomodo di via”, scrive Biancamaria in un post sul suo profilo Facebook, denunciando la situazione. Ma la polemica diventa politica ed è necessario l’intervento del sindaco di Urbino Maurizio Gambini: “La giunta è pronta ad approvare il progetto e l’ufficio tecnico appalterà i lavori”. Nel frattempo, però, i VVF ammettono possibili situazioni di criticità per le condizioni di accesso (e uscita) dal condominio.
La polemica
“Mio padre si è sentito male e abbiamo chiamato il 118 per ricoverarlo, ma gli operatori sanitari sono stati costretti a chiamare i vigili del fuoco per la situazione di incomodo della via”, scrive Biancamaria sui social. “È più di un anno che la via versa in questa situazione – continua – se ci fosse stata una situazione molto più grave, come infarto o ischemia, poteva aggravarsi, vista la difficoltà del passaggio dei mezzi di soccorso”.
Le reazioni
Il disagio ha scatenato la rabbia dell’opposizione. “Questa cosa l’ho denunciata pubblicamente in consiglio comunale, una vera vergogna”, scrive Gianluca Carrabs, consigliere comunale di minoranza (Avs). “L’amministrazione comunale poteva realizzare i lavori in somma urgenza, invece ha preferito temporeggiare per un anno e mezzo. Bisogna intervenire subito”. E Carrabs allega anche il testo dell’interrogazione al primo cittadino che per oggetto recita: “Richiesta di intervento immediato per la riqualificazione e messa in sicurezza di via Lumumba e ripristino illuminazione in via Luca Pacioli”.
Il sindaco chiarisce
Passano 24 ore e il sindaco è costretto a intervenire. “L’intervento di via Lumumba è tra i progetti finanziati con i fondi dell’alluvione 2023. Il nostro Comune ha ricevuto 500 mila euro destinati a quel luogo attraverso l’ordinanza 33/2024. Le dichiarazioni dell’opposizione sono fuorvianti – continua – e l’intervento in somma urgenza è stato fatto subito dopo la caduta della frana, attraverso la rimozione del pericolo immediato per l’incolumità pubblica, come prevede la normativa”. E aggiunge: “Abbiamo puntellato il muro e rimosso le piante. In seguito abbiamo proceduto al risanamento del versante a monte, come è logico, nell’area della scuola primaria e ora provvederemo a sistemare la parte a valle”.
Ma la situazione di via Lumumba è così dal 17 maggio 2023 quando, a causa delle piogge si era verificato uno smottamento del terreno, causando il danneggiamento del muro di contenimento. Un ritardo che Gambini, però, giustifica: “Il Ministero, pur avendoci comunicato di aver approvato il progetto, ha fatto slittare l’ordinanza di assegnazione delle risorse dalla scorsa primavera di settimana in settimana fino, appunto, l’1 ottobre. Ora, appena l’ingegnere avrà consegnato la sua relazione, la giunta approverà il progetto esecutivo e l’ufficio appalterà i lavori”.
Sull’intervento dei sanitari del 118, però, il sindaco ha qualche dubbio: “Mi risulta che l’accesso principale alle abitazioni è considerato quello retrostante l’edificio, non si capisce perché in una situazione di urgenza, come nel caso accaduto, il mezzo di soccorso si sia infilato da sopra”.
“Potrebbe crearsi un disagio”
Eppure, che la condizione della via non è delle migliori, lo confermano anche al Ducato i vigili del fuoco del distaccamento di Urbino: “Potrebbe crearsi un disagio e delle situazioni di pericolo”. Mentre, sull’intervento di domenica scorsa, invece, i pompieri chiariscono: “Era finalizzato al recupero di una persona, spesso facciamo assistenza e so della parte transennata ma su questo non so darvi una valutazione e non entro in merito, ma so dirvi che si tratta di una via molto piccola”. Ma sui lavori in corso, concludono, “non posso farvi una valutazione. Quella è una proprietà pubblica ed è il Comune, in questo caso, ad aver valutato se il problema del muro sia pericoloso o meno, con una necessità nel transennare l’area”.