Il caso di via Lumumba, parlano i residenti: “Abbiamo un’unica uscita, rischiamo la morte del sorcio”

di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Via Lumumba è stretta. Anzi strettissima. Certo, un’auto ci passa ma per tornare indietro è costretta a fare retromarcia. E così anche un’ambulanza. Ma oggi quella strada è ancor più stretta perché è parzialmente chiusa da un anno e mezzo, a causa di una frana. C’è solo un piccolo passaggio pedonale fatto con assi di legno. E i residenti sono stanchi e preoccupati: “È una schifezza”, dice al Ducato Milena. “Se qualcuno si sente male – come già è capitato – è molto pericoloso”, aggiunge Maria. E ancora: “Non si riesce a passare”.

Il passaggio pedonale in via Lumumba parzialmente chiusa dopo la frana del maggio 2023

La questione, infatti, non è nuova. Biancamaria Bruscolini – cittadina urbinate e residente della via – domenica scorsa, aveva chiamato il 118 per far trasportare suo padre Domenico d’urgenza all’ospedale, e i sanitari, per passare con la barella, hanno dovuto chiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Biancamaria ha denunciato il disagio in un post Facebook e la polemica è diventata politica. “La giunta è pronta ad approvare il progetto”, ha detto il sindaco, Maurizio Gambini, 24 ore dopo. Senza risparmiare un commento sull’intervento del 118: “Mi risulta che l’accesso principale alle abitazioni è considerato quello retrostante l’edificio, non si capisce perché in una situazione di urgenza, come nel caso accaduto, il mezzo di soccorso si sia infilato da sopra”. Parole che alcuni residenti non hanno apprezzato e che smentiscono.

“Abbiamo un solo ingresso principale”

Il Ducato è stato sul posto. I numeri civici 1,3 e 5 di via Lumumba hanno ciascuno un solo ingresso, quello proprio dalla parte della frana e alcuni, ma non tutti, un garage che si affaccia su via Giovanni XXIII. Il numero 7, invece, ha una doppia entrata: sia quella su via Lumumba (principale) che una secondaria (quella retrostante) in via Giovanni XXIII. I residenti sono “circa una cinquantina e tanti sono anziani”, spiega al Ducato Biancamaria che, la domenica dell’intervento del 118, ha prontamente documentato tutto con il suo cellulare: “Non è la prima volta che chiamo l’ambulanza per mio padre. In altre occasioni, prima della frana, i soccorsi venivano in retromarcia fino all’ingresso del mio palazzo. È impensabile far passare un anziano in barella dal garage”. Non solo. “Il disagio più grande lo ha l’edificio numero 3 che ha proprio la frana lì davanti e se dovesse succedere qualcosa facciamo tutti la morte del sorcio”, conclude Biancamaria.

Via Giovanni XXIII dove ci sono i garage del palazzo

“Il sindaco si sta arrampicando sugli specchi”

Non usa mezzi termini Milena che al telefono esclama: “È una vergona e una schifezza. Io ho un marito di 80 anni, se succede qualcosa, qui la situazione diventa molto critica”. Mentre sulle parole del sindaco Gambini rispetto all’intervento di sanitari dall’entrata retrostante, Milena aggiunge: “Ma come fa a dire queste cose? E mi spieghi anche come fa un’ambulanza a intervenire da sotto se abbiamo un solo ingresso principale?” E ancora: “Come si può portar giù un anziano malato a mano fino ai garage? il sindaco si sta arrampicando sugli specchi”.

L’unico ingresso retrostante di via Giovanni XXIII del civico numero 7

Sul tratto franato l’amministrazione comunale è già intervenuta puntellando il muro interessato dalla frana, ma i disagi al transito dei residenti restano: “Non si riesce a passare e il pericolo potrebbe essere soprattutto per chi sta male”, dice Maria al Ducato. “Camminiamo sopra quelle tavole di legno mentre le macchine fanno molta fatica a passare, per non parlare delle frizioni bruciate quando devono tornare indietro in retromarcia. I lavori devono essere fatti”. Sollecita un cambiamento anche un’altra Maria, sempre residente in via Lumumba: “Non stanno facendo niente, nonostante si vada sempre in Comune a protestare e a dirgli di sbrigarsi. Al momento la situazione è pericolosa e nel caso dovessero intervenire i sanitari, un’ambulanza non riesce a passare. Non tutti godono di due ingressi e non tutti hanno un garage retrostante”.

La situazione oggi

Il 17 maggio 2023, a causa delle piogge, si era verificato uno smottamento del terreno, causando il danneggiamento del muro di contenimento. Una situazione a cui il Comune ha risposto, quest’anno, “puntellando il muro e rimuovendo le piante”; ha detto il sindaco martedì scorso. “In seguito abbiamo proceduto al risanamento del versante a monte, come è logico, nell’area della scuola primaria e ora provvederemo a sistemare la parte a valle”. Gambini ha giustificato così il ritardo dei lavori: “Il Ministero, pur avendoci comunicato di aver approvato il progetto, ha fatto slittare l’ordinanza di assegnazione delle risorse dalla scorsa primavera di settimana in settimana fino, appunto, l’1 ottobre. Ora, appena l’ingegnere avrà consegnato la sua relazione, la giunta approverà il progetto esecutivo e l’ufficio appalterà i lavori”.

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