La Data di Urbino, che nemmeno il Duca completò, aprirà ad aprile

I cantieri della Data, le ex Scuderie del Duca Federico da Montefeltro
di CARLA IALENTI

URBINO – Il Comune di Urbino sta utilizzando i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza anche per intervenire su due edifici storici e di rilevanza culturale: il teatro Sanzio e la Data. Ma in totale, dei 30 milioni di euro ne sono stati spesi solo 4. La scadenza della maggior parte dei progetti è fissata a giugno 2026, alcuni andranno realizzati entro dicembre dello stesso anno.

In primavera, se la tabella di marcia dei lavori non subirà interruzioni, avranno una nuova vita le ex Scuderie del Duca, che nemmeno Federico riuscì mai a vedere completate. E, insieme a loro, il teatro Sanzio brillerà di una nuova luce “verde” grazie ai fondi del Pnrr. Con oltre 581 mila euro il Comune ha investito sull’efficientamento energetico della struttura, dai riscaldamenti alle lampade fino all’impianto elettrico e ha finanziato la manutenzione degli impianti tecnologici.

L’ultima apertura della Data risale a maggio 2015, quando fu allestita per l’Expo. I 135 metri dello stabile erano già stati recuperati dall’architetto Giancarlo De Carlo negli anni ‘70. Ma nel 1998 Vittorio Sgarbi, assessore ai Beni Culturali bloccò i lavori di restauro, perché avrebbero stravolto l’edificio originario. Negli anni ’70 si progettò una mensa universitaria, poi nel 1998 l’ex stalla fu immaginata come un osservatorio della città. Nel 2005 sono iniziati i lavori per il tetto, crollato nel Cinquecento. Nel 2007, dopo un anno di stop, sono ripartiti i lavori. Dal 2015 il sindaco Maurizio Gambini decide di destinare il sito agli studenti universitari. Prevista per novembre, la chiusura dei cantieri con i fondi del Pnrr è slittata di cinque mesi per adeguarsi alle misure antincendio.

Il cantiere della Data, le ex Scuderie del Duca

Sono 9,5 milioni di euro i fondi destinati alla riqualificazione di aree ed edifici del centro storico: di questi sono stati spesi poco più di 1,2 milioni di euro, circa un decimo del totale. Nel progetto “Coesione e inclusione” oltre al teatro Sanzio e alla Data, rientrano la riqualificazione di Borgo Mercatale e via delle Vigne, di palazzo De Rossi (in via Pozzo Nuovo 21), dei cortili dell’ex casa di rieducazione minorile a via Raffaello (attuale tribunale), della ristrutturazione del Liceo Scienze Umane “Baldi” e la manutenzione straordinaria di via delle Mura, non ancora iniziata.

La Data vista da Borgo Mercatale

Ad oggi solo i lavori al teatro sono conclusi. Sono ancora in corso quelli della Data. Sono iniziati anche i lavori a Palazzo De Rossi e al Liceo “Baldi”. Gli spazi aperti dell’attuale tribunale diventeranno giardini attrezzati, ma di verde al momento, c’è solo la speranza che il progetto venga realizzato, che i cantieri aprano in tempi rapidi e che gli oltre 8,3 milioni di euro del progetto vengano spesi entro il 2026.

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