Riceci, prove di pace tra Paolini (Provincia) e il sindaco di Petriano: “Ora insieme per il vincolo ambientale”

Le colline di Petriano, sito interessato per la costruzione della discarica di Riceci
Di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Unire le forze ed evitare lo scontro. È l’appello fatto dal presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini al sindaco di Petriano Giovanni Angelini sulla questione della discarica di Riceci. “Tendo la mano al Comune di Petriano. Non mi interessa chi è stato più o meno bravo. Abbiamo un obiettivo comune che è la difesa di Riceci dunque chiediamo insieme il vincolo ambientale alla Regione”. Dichiarazioni emerse dopo che, negli scorsi giorni, il Tar non ha accolto nessun dei due ricorsi (del Comune di Petriano e dell’associazione Diversamente) mossi contro la proroga dei termini concessi dalla stessa Provincia alla società Aurora per integrare la documentazione per l’approvazione del progetto, poi bocciato durante la conferenza dei servizi del settembre scorso. Se il Tar avesse deciso di accogliere il ricorso, però, a detta di Paolini, si sarebbe compromesso l’esito della conferenza, cioè il “no” alla discarica. Ma la vicenda non è conclusa: si attende il 19 novembre quando si discuterà il ricorso principale al Tar, quello della società proponente Aurora contro la mancata autorizzazione al maxi sito. E ovviamente la decisione della Regione sul vincolo ambientale.

Le parole della Provincia

Il 24 febbraio scorso Paolini in una nota aveva espresso perplessità circa il ricorso al Tribunale amministrativo delle Marche presentato dal sindaco Angelini. “Il Comune di Petriano dice di non volere la discarica a Riceci – aveva detto Paolini – bene, la Provincia ha già bocciato il progetto e ora Petriano ha fatto ricorso al Tar contro la Provincia e non lo ritira”. Insomma, secondo la Provincia, il Comune di Petriano stava “andando contro se stesso” con il rischio di mettere in moto un meccanismo che avrebbe potuto favorire chi vuole la discarica.

La risposta del sindaco di Petriano

Raggiunto al telefono dal Ducato, il primo cittadino Angelini rimanda tutte le accuse al mittente: “È stato Paolini a iniziare questa polemica che io non ho intenzione di alimentare. Mi ha detto che dovevo ritirare questo ricorso che, a detta sua, inficiava l’azione della Provincia”. Poi però raccoglie il ramoscello di ulivo teso da Paolini e dice che “un chiarimento sarà necessario”. Sul vincolo ambientale, invece, il sindaco di Petriano chiarisce: “È stato il nostro Comune a richiederlo per primo e ora spetta alla Regione dover rispondere dopo il parere della commissione tecnica”. Ma gli scenari sono diversi: “Se il vincolo fosse posto e il Tar a novembre dovesse pronunciarsi e dire che la discarica non si può fare, qualsiasi altro progetto su quel territorio sarebbe escluso”. Ma nel caso Aurora dovesse vincere “potrebbe ugualmente decidere di continuare il suo procedimento visto che lo ha iniziato nel 2024 e un vincolo arriverebbe solo nel 2025. Si aprirebbe un’altra battaglia legale”.

Ma è ancora Paolini a ribattere non nascondendo qualche irritazione: “Se si presenta un ricorso al Tar ci si deve prima informare e capire quali sono le conseguenze e le cose in ballo” (l’annullamento della conferenza dei servizi ndr). Poi conclude: “Sono stanco di parlare ancora di Riceci. Occorre un vincolo ambientale da parte della Regione, quello sarebbe una vera e propria pietra tombale. Invece di uscire con tutti questi ricorsi si devono unire le forze, evitare lo scontro e la politica spiccia”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi