Dopo più di due mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina, anche i genitori della giornalista Iryna Guley hanno deciso di partire per l’ovest. A convincerli è stata la distruzione, a poca distanza da casa loro, di un ponte. “Raggiungeranno la sorella di mio padre, con lei non si vedono da undici anni”
Iryna e Tanya, le due giornaliste amiche che ogni giorno al telefono parlano e si scambiano opinioni sulla guerra nel loro paese. Si preparano alla Pasqua, che in Ucraina si festeggia il 24 aprile mentre sperano e programmano il loro rientro a Kiev. Forse dopo il 9 maggio, giorno in cui a Mosca si celebra la vittoria dell’Armata russa nella Seconda guerra mondiale
In questo aggiornamento del suo diario, la giornalista ucraina Iryna Guley è accompagnata dalla sua amica Tanya Alferova. Entrambe nell’ovest dell’Ucraina, sognano il giorno in cui potranno incontrarsi di nuovo e camminare per le strade di Kiev indossando la maglia della vittoria
Ha il viso più rilassato e indossa una felpa con i colori della bandiera ucraina e un simbolo che definisce ‘emblema’ del suo paese. La giornalista Iryna Guley, che tiene il diario di guerra, mostra al Ducato il suo appartamento “nuovo e vuoto” dopo un mese passato in un albergo nell’ovest dell’Ucraina
La giornalista ucraina Iryna Guley, che tiene per il Ducato un diario del conflitto, oggi racconta di trovarsi nuovamente in un bunker, e ci svela un lato inedito dei rifugi.
Iryna Guley, la giornalista ucraina che si trova nell’ovest del suo paese, oggi è particolarmente infelice. È passato un mese da quando le prime truppe russe hanno varcato i confini dell’Ucraina dando ufficialmente inizio alla guerra ma confida nel ‘fattore Ucraina’ che abbatte ogni proiezione.
Ancora una notte di sirene e di bunker per Iryna Guley, la giornalista ucraina che si trova a ovest del suo paese. “Adesso abbiamo anche gli ‘scherzi’ di guerra, per proteggerci. Cose buffe tipo ‘speriamo che non ci saranno le sirene’ oppure ‘è possibile che quando suona una sirena in Ucraina suoni anche in Russia per far capire cosa si prova?'”
La giornalista ucraina Iryna Guley, che tiene per noi un diario del conflitto, la scorsa notte si è dovuta rifugiare in un bunker a causa delle bombe nell’Ovest del paese. Insieme ai suoi colleghi è andata in un bunker antiatomico risalente al periodo dell’Urss. Lì sotto, dice, si sente protetta. E ci mostra cosa vede nei video che ha girato all’interno
Una giornata senza esplosioni, un caffè e i canti in una chiesa. La giornata di Iryna Guley, nell’ovest dell’Ucraina, che per un attimo le ha fatto dimenticare di vivere in un paese in guerra
La giornalista Iryna Guley racconta di essersi svegliata con le esplosioni perché i russi hanno cominciato ad avanzare anche nella parte occidentale. Dice di iniziare a reagire al suono delle sirene ma non sa se potrà sentirsi al sicuro nella stanza dove scende per proteggersi dai bombardamenti: “Non è un bunker, è una stanza sottoterra”
“A volte mi meraviglio di avere pensieri che non siano legati alla guerra”, dice Iryna Guley, la giornalista ucraina che tiene per noi un diario del conflitto. Dal supermercato in cui si trova ci parla della sua dieta ormai finita e di quello che vorrebbe diventasse il simbolo della fine della guerra
La giornalista ucraina Iryna ci ha messo in contatto con una sua collega a Kiev. Assieme a suo marito si sposteranno domani in un luogo più sicuro, ma non possono uscire dal paese
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