Cronaca

Transizione di genere: cos’è, come funziona, cosa manca nelle Marche

Un percorso che dura una vita, tra diagnosi di disforia e autorizzazioni alla rettifica anagrafica. Le persone vengono seguite da centri che però non sono in tutte le regioni: le Marche non ne hanno uno, il che costringe le persone a spostarsi e crea un disagio aggiuntivo per chi compie un percorso già lungo ed economicamente molto dispendioso


La storia di Aki: “Andrò a Firenze per cambiare genere. Costi di lusso, non è uno sfizio”

Aki ha iniziato il suo percorso per la transizione di genere da qualche anno, ma nelle Marche non ci sono centri e si dovrà spostare a Firenze. Tra difficoltà, costi alti e qualche muro, racconta la sua strada tappa dopo tappa. Con le operazioni che vuole fare e gli ormoni che spera di iniziare a prendere, vorrebbe di diventare androgino entro il prossimo anno, e raggiungere finalmente la pace con sé stessə

TRANSIZIONE DI GENERE – Cos’è, come funziona, cosa manca nelle Marche


Urbino, niente alcol in centro dopo le 2, coriandoli banditi. Il Consiglio comunale approva

Appena scattate le 2 di notte, a proprietari di bar e pub sarà vietata la vendita di alcolici, dalle 3 in discoteca. Dalle 20.30 però potranno usare solo bicchieri di vetro per servire cocktail e birre. “Sono preoccupato per la città” ha detto il sindaco Maurizio Gambini. Ma tra le delibere approvate dal Consiglio ci sono anche le scadenze per la Tari 2022: versamento unico entro il 31 luglio oppure rate al 30 settembre e al 30 novembre



Dia e Procura generale: Mafie in provincia di Pesaro e Urbino per riciclaggio e spaccio

Nelle Marche la criminalità organizzata non ha trovato un radicamento stabile, ma non mancano presenze mafiose, in particolar modo alla ‘ndrangheta. Le relazioni della Direzione investigativa antimafia e il procuratore mettono in guardia dal rischio di infiltrazioni, proprio a causa dell’attrattività del territorio che è ricco di aziende e artigianato

IN EDICOLA – Il nuovo numero del Ducato
SIGILLO UNIURB A GRATTERI –  “Lotta alla mafia, in Italia c’è aria di smobilitazione”

LA MAFIA NELLE MARCHE – Gratteri a imprenditori: fallite piuttosto che accettare soldi sporchi


Suicidio assistito. La storia di Fabio Ridolfi che ora chiede di morire

Fabio Ridolfi, prima della malattia, divideva la vita fra gli allenamenti di calcio, le prove della band in cui suonava la batteria e lavorava come muratore in una ditta locale. Dal 2004, passa la vita immobile nel letto della sua camera, a causa della rottura improvvisa di un’arteria basilare

IL SOSTEGNO DELLA LUCA COSCIONI – Mina Welby: “Fabio è una grande persona”

LA BATTAGLIA PER IL FINE VITA – Dall’attesa al via libera della Regione


A Gratteri il Sigillo Uniurb: “Lotta alla mafia, in Italia c’è aria di smobilitazione”

Il rettore Giorgio Calcagnini ha consegnato il riconoscimento dell’Ateneo al magistrato calabrese che vive sotto scorta dal 1989. Più volte è finito nel mirino delle cosche. “Per oltre quarant’anni la ‘ndrangheta è stata raccontata come una storia di pastori”. Ora però vede indebolirsi lo sforzo dello Stato. Ai giovani dice: “State lontano dalle correnti. Siate onesti, la credibilità è importante. Lavorate sempre con amore: la gente ha fame di giustizia”

MAFIA NELLE MARCHE – Gratteri agli imprenditori: “Fallite piuttosto che accettare soldi sporchi”
ERGASTOLO OSTATIVO – “Contrario a riforma. Chi non collabora sarà sempre mafioso”



Anniversario strage di Capaci. Così alla Pascoli di Urbino si insegna la legalità

A trent’anni dalla morte di Falcone, la scuola secondaria dell’Istituto comprensivo “Pascoli” di Urbino guarda “La mafia uccide solo d’estate” di Pif. La primaria, invece, già in autunno aveva piantato un albero per Falcone. Questi progetti fanno parte di un percorso composto da diversi momenti che hanno lo scopo di sensibilizzare gli studenti alla cittadinanza attiva


Diritto all’aborto, nelle Marche obiettori 7 medici su 10. Ma Urbino fa eccezione

Dopo 44 anni è un diritto che ancora non garantito in molte strutture. La percentuale di ginecologi che si rifiutano di praticare l’interruzione di gravidanza in regione è in linea con quella nazionale. Spiccano in positivo il Santa Maria della Misericordia e quello di San Benedetto del Tronto, 4 ginecologi su 10 praticano l’interruzione volontaria di gravidanza. A Fermo e Jesi nessuno



Suicidio assistito, via libera per Fabio Ridolfi. Ma il parere è incompleto

Dopo 40 giorni di attesa, arriva il parere positivo del Comitato etico dell’Azienda sanitaria delle Marche. Ridolfi potrà accedere al fine vita, ma nel documento non è indicata né la modalità di attuazione, né il farmaco da usare. Contattate la Regione e l’Asur, non abbiamo ricevuto risposta sul motivo del ritardo


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