Fgcult21 2021, “La semplicità alla base della lingua del giornalismo”
Giornalisti, linguisti e scrittori discutono al Festival del giornalismo di qual è il giusto linguaggio da utilizzare sui giornali per essere sempre più vicini ai lettori di oggi
Giornalisti, linguisti e scrittori discutono al Festival del giornalismo di qual è il giusto linguaggio da utilizzare sui giornali per essere sempre più vicini ai lettori di oggi
Nell’appuntamento “Le parole degli inserti e delle pagine culturali” si parla di vendite, dell’evoluzione del giornalismo dai tempi dell’elzeviro e di TikTok. Si riscopre così una cultura in grado di cambiare forma attraverso i suoi contenitori. Rete, giornale cartaceo o libri, l’idea che la cultura sia fine a se stessa è ormai giunta al termine, e gli ospiti ci spiegano il perché.
di BEATRICE GRECO URBINO – Ne parlano i politici (ma solo in campagna elettorale), ne discutono gli architetti per farle rinascere o rivivere, ne scrivono i giornalisti per farle conoscere. Si…
Le interviste del Ducato ai protagonisti di Fgcult 2021 sui temi discussi durante la giornata: linguaggio dei social, architettura e urbanistica, delle pagine culturali, arrivando all’incontro tra linguisti e giornalisti. (Francesco Erbani, Luca Molinari, Marco Pratellesi, Giorgio Zanchini, Marco Vigevani e Piero Dorfles)
Durante il dibattito ‘Le parole dell’architettura’, tra i relatori, l’architetto e direttore artistico del Museo Tolomeo dell’Istituto dei Ciechi Cavazza è l’unico che si alza in piedi, mostra muovendosi quello di cui vuole parlare. “Lo spazio, le architetture, le città si possono raccontare con il corpo umano: bisogna raccontare gli organi che li compongono”
Voci, suoni, immagini e contenuti multimediali in continuo mutamento: al FGCult si discutono problemi,rischi e danni dell’evoluzione del linguaggio dovuto all’utilizzo dei social media. Ma proprio nella semplificazione della lingua si possono trovare soluzioni e prospettive.
A Palazzo Ducale con gli ospiti, giornalisti, accademici e studiosi, si parlerà della lingua attraverso le parole di diverse discipline e contesti, da quello urbanistico e online, fino al “politichese”. In serata l’evento al Teatro Sanzio con lo scrittore Paolo di Paolo
URBINO – Le immagini della prima giornata del Festival del giornalismo culturale 2021, nella Sala del trono di Palazzo Ducale [aesop_gallery id=”298868″]
Il dibattito sui risultati della ricerca Lingua e linguaggio nell’Italia post-pandemia dell’Osservatorio News-Italia. Andrea Fagnoni (Ipsos): “Non esiste la parola corretta o scorretta, non si può eretizzare un etimo, ma bisogna intervenire accrescendo il dialogo tra generazioni e tra culture”
Un viaggio nel tempo, nella storia della letteratura siciliana. L’autrice spiega attraverso le grandi voci della letteratura italiana, da Verga a Pirandello, da Sciascia a Camilleri, le origini del suo amore per il siciliano, una lingua così sfaccettata e profonda da essere considerata da lei, “la lingua del cuore”
Presenti Massimo Biagiali, ristoratore e proprietario dell’Hotel Ristorante Giardino a San Lorenzo, con il figlio Paolo. A coordinare l’incontro è stato il giornalista gastronomico Carlo Cambi.
Le interviste del Ducato agli ospiti di Fgcult 2021: Giorgio Calcagnini, Francesco Acquaroli, Luigi Gallo, Andrea Fagnoni, Stefania Auci. Si è discusso di Dante, dialetto e cultura.
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