Media

Le false credenze da sfatare per comunicare i cambiamenti climatici

Il particolato non aumenta il riscaldamento, la più importante fonti di gas serra non sono le industrie o i trasporti, ma gli allevamenti. Informazioni errate che spesso vengono rilanciate dai giornalisti. A loro sono stati dedicati due approfondimenti curati da altrettanti docenti dell’Università di Urbino, analizzando i risultati dell’ultimo rapporto dell’Intergovernamental Panel on Climate Change


Libertà di stampa, presidente Fnsi: “Aggredito il pensiero critico”

Le piattaforme mediali si sono moltiplicate, le notizie false si diffondono velocemente, il potere ostacola e reprime chi ricerca la verità. Giuseppe Giulietti ha parlato a Radio Ducato del ruolo dei professionisti dell’informazione in un momento storico contraddistinto dalla guerra tra Russia e Ucraina. Sull’intervista al ministro degli Esteri russo a Zona bianca. “Sembrava quasi una cosa concordata con l’editore di Mediaset. Se chiami un uomo come Lavrov le domande gliele devi fare”







Elena Milashina, Novaya Gazeta: “Non ci siamo salvati, Putin ha consenso perché non c’è libertà d’espressione”

La reporter dell’ultimo giornale indipendente russo racconta della decisione di sospendere l’attività prima di perdere definitivamente la licenza. “Stiamo verificando se abbiamo infranto la legge ma crediamo sia una scusa per farci chiudere” mentre spera nei negoziati per un cessate il fuoco in Ucraina che “è la cosa principale in questo momento, anche più della libertà d’espressione, del mio giornale, dei miei colleghi”



Diario dall’Ucraina, 24 marzo: “Un mese da inizio guerra, il ‘fattore Ucraina’ batte le previsioni”

Iryna Guley, la giornalista ucraina che si trova nell’ovest del suo paese, oggi è particolarmente infelice. È passato un mese da quando le prime truppe russe hanno varcato i confini dell’Ucraina dando ufficialmente inizio alla guerra ma confida nel ‘fattore Ucraina’ che abbatte ogni proiezione.

I RACCONTI DI IRYNA – Le altre pagine del diario dall’Ucraina


Diario dall’Ucraina, 20 marzo: “Sirene e bunker. Ho portato con me i documenti e una brioche”

Ancora una notte di sirene e di bunker per Iryna Guley, la giornalista ucraina che si trova a ovest del suo paese. “Adesso abbiamo anche gli ‘scherzi’ di guerra, per proteggerci. Cose buffe tipo ‘speriamo che non ci saranno le sirene’ oppure ‘è possibile che quando suona una sirena in Ucraina suoni anche in Russia per far capire cosa si prova?'”

I RACCONTI DI IRYNA – Le altre pagine del diario dall’Ucraina



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