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Urbino, il primo giorno di un anno scolastico tutto nuovo

Insegnanti armati di green pass varcano i cancelli delle scuole. Gli studenti si rivedono dopo quasi un anno e mezzo a distanza. Gli abbracci sono inevitabili, anche se non si potrebbe. Del resto, l’attesa è stata lunga. E anche il tragitto in autobus non è stato facile. Tra zaini e mascherine, suona la campanella: si torna finalmente in classe.



Urbino: il rientro in aula ai tempi del green pass – VIDEO

Nelle Marche si ritorna in classe mercoledì 15 settembre. Anche a Urbino ci si adegua alle misure: tra certificato verde, mascherine e distanziamento. La preside dell’Istituto Comprensivo Paolo Volponi, Maria Lorena Farinelli, il rettore dell’Università di Urbino, Giorgio Calcagnini, e il vicesindaco e assessore alle Politiche Educative di Urbino, Massimo Guidi, fanno una fotografia della riapertura delle scuole



Urbino teatro urbano: un gallo fa rivivere il teatro del collegio

Un mal di testa costante e un gallo nero, antropomorfo, che è una presenza ingombrante. Un amico e nemico di Luca, il protagonista. In scena, al Teatro La Vela del collegio universitario, per la prima volta in assoluto “Il gallo del mal di testa” di Luca Tazzari. Sul palco la Pallaksch, compagnia tutta marchigiana formata dallo stesso autore e da Giacomo Lilliù, Arianna Primavera e Matteo Principi. Una performance che si iscrive nel quadro del festival Urbino teatro urbano e che è il frutto di una “residenza artistica”, organizzata da Centro teatrale universitario Cesare Questa, che ha permesso agli attori di abitare e provare gratuitamente negli spazi dei collegi universitari.



Ospedale vuoto, piazze piene: così Urbino torna alla normalità

Ambulanze parcheggiate e nessuno in pronto soccorso. Una sposa esce dal Duomo, è il primo matrimonio del 2021.Una laureata abbraccia il nonno che ha potuto assistere alla discussione. I locali, affollati di giovani, riempiono di vita piazza della Repubblica. Ripartono le prenotazioni a Palazzo ducale. Diapositive di una Urbino finalmente in zona bianca.




Il carcere che uccide

Alla fine del 2019 nei penitenziari italiani c’erano più di diecimila persone “di troppo”. Un segnale di allarme che, assieme a condizioni di detenzione spesso al limite della dignità umana, aumenta la possibilità che un detenuto si tolga la vita o compia atti di autolesionismo. I dati confermano che, prima ancora del Covid-19, la malattia da combattere è un’altra: il sovraffollamento


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